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Sviluppo Sostenibile: i punti di forza e di debolezza delle Regioni italiane

L’ASVIS ha aggiornato l’andamento delle Regioni e Province autonome italiane verso gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile rispetto all’Italia e all’area geografica di appartenenza sulla base di oltre 80 indicatori statistici elementari resi disponibili dal Sistema Statistico Nazionale.

L’Italia è ancora lontana dai 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS), come ci ha indicato il Rapporto dell’ASviS (Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile), diffuso lo scorso ottobre. Neppure l’ultima Legge di Bilancio, secondo l’analisi fatta dall’ASviS nel Documento , presentato in febbraio alla Camera dei Deputati ha colmato questa distanza.

Tuttavia, l’esame dell’evoluzione delle regioni italiane rispetto agli Obiettivi dell’Agenda 2030 con gli ultimi dati resi disponibili dal Sistema Statistico Nazionale, diffuso dall’ASviS il 10 maggio 2019, rivela che la situazione è molto differenziata, perché “È a livello territoriale, infatti, che si osserva concretamente l’impatto di molte politiche e la traduzione della realizzazione degli Obiettivi dell’Agenda 2030 in un più elevato benessere dei cittadini. Ed è nei territori che si possono realizzare più efficacemente quelle politiche di consultazione, inclusione e partecipazione dei cittadini nella fase di monitoraggio e di valutazione delle politiche realizzate”.

Peraltro, l’attenzione ai territori che compongono il nostro Paese, sottolinea ASviS, non solo è giustificata dalla loro eterogeneità, ma appare pienamente coerente con la Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile (SNSvS).

Misurare l’andamento dei diversi territori rispetto a tutte le dimensioni della sostenibilità consente ai decisori di disegnare in modo efficace le proprie Strategie Regionali di sviluppo sostenibile e ai cittadini di valutare i risultati raggiunti – ha sottolineato il Portavoce ASviS Enrico Giovannini, ex-Presidente dell’Istat e ex-Ministro del Lavoro – L’Italia è indietro nel percorso di transizione verso lo sviluppo sostenibile e poiché molte politiche sono di competenza delle Regioni e delle Province autonome spetta anche a loro adottare i provvedimenti necessari per accelerare questo processo”.

Per ogni Regione e Provincia autonoma sono presentati i grafici di 14 indici compositi,  che sintetizzano l’andamento rispetto all’Italia e all’area geografica di appartenenza sulla base di oltre 80 indicatori statistici elementari resi disponibili dal Sistema Statistico Nazionale.

La metodologia utilizzata per il calcolo degli indici compositi si basa sulla scelta di un valore di riferimento – quello dell’Italia al 2010 – e su una standardizzazione degli indicatori elementari in un intervallo definito dai valori minimi e massimi di ciascun indicatore per tutte le unità considerate e per l’intero intervallo di tempo.

L’impegno dell’ASviS per il monitoraggio della condizione dei diversi territori italiani rispetto all’Agenda 2030 fa parte di un progetto più ampio volto ad accompagnare Regioni e Province autonome nell’elaborazione di nuove progettualità in linea con gli OSS.
La collaborazione già instaurata con alcune Amministrazioni regionali – ha osservato il Presidente dell’ASviS, Pierluigi Stefaninidimostra i vantaggi del coinvolgimento della società civile nei processi di valutazione e di programmazione, anche in vista dell’adozione dell’Agenda 2030 come quadro di riferimento del bilancio europeo per il periodo 2021-2027. Le Regioni che avranno già orientato le proprie politiche allo sviluppo sostenibile saranno maggiormente in grado di proporre progetti finanziabili dai fondi comunitari”.

Di seguito sono sintetizzati gli andamenti della singole regioni.

Piemonte
Rispetto alla situazione dell’Italia nel 2010 il Piemonte migliora sensibilmente nei Goal 4 (Istruzione di qualità), 5 (Parità di genere), 9 (Imprese, innovazione e infrastrutture), 12 (Consumo e produzione responsabili). La regione mostra un complessivo peggioramento per i Goal 7 (Energia pulita ed accessibile), 15 (Vita sulla terra). Rispetto al Goal 11 (Città e comunità sostenibili) si evidenzia un andamento stabile per tutto il periodo considerato.

Valle d’Aosta
Tra il 2010 e il 2017 la Valle d’Aosta mostra un deciso miglioramento per i Goal 4 (Istruzione di qualità), 6 (Acqua pulita e servizi igienico-sanitari), 7 (Energia pulita e accessibile), 9 (Imprese, innovazione e infrastrutture), 12 (Consumo e produzione). Gli Obiettivi per i quali si nota un peggioramento sono il 3 (Salute e benessere) e 16 (Pace, giustizia e istituzioni forti). Il Goal 11 (Città e comunità sostenibili) mostra un andamento costante, in linea con la media nazionale.

Liguria
La Liguria presenta un considerevole miglioramento per i Goal 2 (Sconfiggere la fame), 4 (Istruzione di qualità), 5 (Parità di genere), 9 (Imprese, innovazione e infrastrutture) e 12 (Consumo e produzione responsabili). Rispetto alla situazione dell’Italia, nel 2010 registra un lieve peggioramento per il Goal 1 (Povertà), mentre i Goal 6 (Acqua pulita e servizi igienico-sanitari), 11 (Città e comunità sostenibili) e 16 (Pace giustizia e istituzioni solide) presentano un andamento nel tempo sostanzialmente stabile.

Lombardia
Gli indici compositi mostrano nel periodo di riferimento un miglioramento per le dimensioni legate ai Goal 4 (Istruzione di qualità), 5 (Parità di genere) e 9 (imprese, innovazione e infrastrutture). Rispetto alla situazione dell’Italia nel 2010, la Lombardia peggiora per il Goal 8 (Lavoro dignitoso e crescita economica). Mostrano un andamento costante i Goal 2 (Sconfiggere la fame), 3 (Salute e benessere), Goal 6 (Acqua pulita e servizi igienico-sanitari) e 11 (Città e comunità sostenibili).

Bolzano/Bozen
La Provincia autonoma di Bolzano/Bozen migliora in molti settori, in particolare per quanto riguarda i Goal 1 (Sconfiggere la Povertà), 2 (Sconfiggere la fame), 4 (Istruzione di qualità) e 9 (Imprese, innovazione e infrastrutture). In peggioramento è il Goal 15 (Vita sulla terra). Non si rivelano significativi cambiamenti per i Goal 3 (Salute e benessere), 6 (Acqua pulita e servizi igienico-sanitari) e 11 (Città e comunità sostenibili).

Trento
La Provincia Autonoma di Trento mostra miglioramenti nel periodo tra il 2010 e il 2017 per quanto riguarda gli Obiettivi 4 (Istruzione di qualità), 5 (Parità di Genere), 9 (Imprese, innovazione e infrastrutture) e 12 (Consumo e produzione responsabili). Un peggioramento nel tempo viene rilevato per il Goal 16 (Pace giustizia e istituzioni solide). I Goal 3 (Salute e benessere), 6 (Acqua pulita e servizi igienico-sanitari) e 11 (Città e comunità sostenibili) presentano un andamento costante per tutto il periodo osservato.

Veneto
Il Veneto presenta un considerevole miglioramento per i Goal 1 (Sconfiggere la povertà), 4 (Istruzione di qualità), 5 (Parità di Genere), 9 (Imprese, innovazione e infrastrutture) e 10 (Ridurre le diseguaglianze). L’unico Obiettivo che mostra un marcato peggioramento è il 16 (Pace giustizia e istituzioni solide). I Goal 3 (Salute e benessere) e 7 (Energia pulita e accessibile) non evidenziano particolari variazioni nel periodo analizzato.

Friuli-Venezia Giulia
Gli indici compositi calcolati per il Friuli-Venezia Giulia mostrano un miglioramento per i Goal 1 (Sconfiggere la Povertà), 2 (Sconfiggere la fame), 3 (Salute e benessere), 4 (Istruzione di qualità), 9 (Imprese, innovazione e infrastrutture), 10 (Ridurre le diseguaglianze) e 12 (Consumo e produzione responsabili). Rispetto alla situazione dell’Italia nel 2010, si evidenzia un peggioramento per i Goal 8 (Lavoro dignitoso e crescita economica), 16 (Pace giustizia e istituzioni solide). Il Goal 6 (Acqua pulita e servizi igienico-sanitari) ha un andamento costante per tutto l’arco di tempo preso in considerazione.

Emilia-Romagna
L’Emilia-Romagna registra un considerevole incremento per i Goal 1 (Sconfiggere la Povertà), 4 (Istruzione di qualità), 9 (Imprese, innovazione e infrastrutture) e 12 (Consumo e produzione responsabili). Gli Obiettivi che presentano un peggioramento nell’arco di tempo analizzato sono il 15 (Vita sulla terra) e il 16 (Pace giustizia e istituzioni solide). Per i Goal 3 (Salute e benessere) e 6 (Acqua pulita e servizi igienico-sanitari) si evidenzia una situazione stabile.

Toscana
Dal 2010 al 2017 la Toscana presenta un miglioramento per i Goal 1 (Sconfiggere la Povertà), 2 (Sconfiggere la fame), 4 (Istruzione di qualità), 5 (Parità di Genere), 9 (Imprese, innovazione e infrastrutture) e 12 (Consumo e produzione responsabili). Rispetto alla situazione dell’Italia nel 2010, la regione mostra un complessivo peggioramento per i Goal 6 (Acqua pulita e servizi igienico-sanitari), 8 (Lavoro dignitoso e crescita economica) e 16 (Pace giustizia e istituzioni solide).

Umbria
L’Umbria mostra un considerevole miglioramento per i Goal 2 (Sconfiggere la fame), 3 (Salute e benessere), 4 (Istruzione di qualità), 9 (Imprese, innovazione e infrastrutture), 10 (Ridurre le diseguaglianze) e 12 (Consumo e produzione responsabili). Peggiorano gli indicatori relativi agli Obiettivi 5 (Parità di genere) e 6 (Acqua pulita e servizi igienico-sanitari). 

Marche
Le Marche registrano un miglioramento per i Goal 1 (Sconfiggere la povertà), 2 (Sconfiggere la fame), 4 (Istruzione di qualità), 9 (Imprese, innovazione e infrastrutture), 10 (Ridurre le diseguaglianze) e 12 (Consumo e produzione responsabili). Dal 2010 al 2017 la regione presenta un peggioramento per gli Obiettivi 3 (Salute e benessere), Goal 6 (Acqua pulita e servizi igienico-sanitari), 15 (Vita sulla terra) e 16 (Pace giustizia e istituzioni solide).

Lazio
Il Lazio mostra un aumento degli indicatori relativi ai Goal 2 (Sconfiggere la fame), 4 (Istruzione di qualità), 5 (Parità di genere), 9 (Imprese, innovazione e infrastrutture) e 12 (Consumo e produzione responsabili). Gli Obiettivi che vedono peggiorare la situazione sono il 6 (Acqua pulita e servizi igienico-sanitari), l’8 (Lavoro dignitoso e crescita economica) e il 16 (Pace giustizia e istituzioni solide). Per il Goal 3 (Salute e il benessere) si nota un andamento costante per tutto l’arco di tempo preso in considerazione.

Abruzzo
L’Abruzzo mostra un deciso miglioramento tra il 2010 e il 2017 per i Goal 2 (Sconfiggere la fame), 4 (Istruzione di qualità), 9 (Imprese, innovazione e infrastrutture) e 12 (Consumo e produzione), mentre appare evidente il peggioramento per quanto riguarda i Goal 1 (Sconfiggere la povertà), 7 (Energia pulita ed accessibile) e 8 (Lavoro dignitoso e crescita economica). Il Goal 3 (Salute e benessere) mostra un andamento costante nel periodo osservato.

Molise
Il Molise presenta tra il 2010 e il 2017 un miglioramento per quanto riguarda gli Obiettivi 4 (Istruzione di qualità), 5 (Parità di genere), 9 (Imprese, innovazione e infrastrutture) e 12 (Consumo e produzione). Per i Goal 6 (Acqua pulita e servizi igienico-sanitari) e 16 (Pace giustizia e istituzioni solide) si evidenziano significativi peggioramenti. 

Campania
La Campania evidenzia un deciso miglioramento per quanto concerne i Goal 2 (Sconfiggere la fame), 4 (Istruzione di qualità), 5 (Parità di genere), 7 (Energia pulita ed accessibile), 9 (Imprese, innovazione e infrastrutture) e 12 (Consumo e produzione). In peggioramento appaiono gli indicatori relativi ai Goal 11 (Città e comunità sostenibili) e 15 (Vita sulla terra). I Goal 3 (Salute e benessere) e 6 (Acqua pulita e servizi igienico/sanitari) non mostrano variazioni significative.

Puglia
La Puglia mostra un consistente miglioramento, tra il 2010 e il 2017, per i Goal 2 (Sconfiggere la fame), 4 (Istruzione di qualità), 5 (Parità di genere), 9 (Imprese, innovazione e infrastrutture), 10 (Disuguaglianze) e 12 (Consumo e produzione), mentre peggiora la situazione relativa ai Goal 8 (Lavoro dignitoso e crescita economica) e 15 (Vita sulla terra). Il Goal 3 (Salute e benessere) evidenzia un andamento stabile nell’arco di tempo esaminato.

Basilicata
La Basilicata mostra tra il 2010 e il 2017 un miglioramento negli ambiti relativi ai Goal 1 (Sconfiggere la povertà), 2 (Sconfiggere la fame), 4 (Istruzione di qualità), 7 (Energia pulita ed accessibile), 9 (Imprese, innovazione e infrastrutture) e 12 (Consumo e produzione). Nello stesso periodo viene rilevato un deciso peggioramento per il Goal 6 (Acqua pulita e servizi igienico-sanitari).  Il Goal 3 (Salute e benessere) registra un andamento costante per tutto il periodo analizzato.

Calabria
La Calabria presenta un significativo miglioramento per i Goal 2 (Sconfiggere la fame), 9 (Imprese, innovazione e infrastrutture), 12 (Consumo e produzione) e 16 (Pace giustizia e istituzioni solide), a fronte di un peggioramento degli indicatori relativi ai Goal 1 (Sconfiggere la povertà), 6 (Acqua pulita e servizi igienico-sanitari) e 8 (Lavoro dignitoso e crescita economica). Rispetto alla situazione del 2010 i Goal 3 (Salute e benessere) e 5 (Parità di genere) evidenziano un andamento costante.

Sicilia
Tra il 2010 e il 2017 la Sicilia mostra un deciso miglioramento per quanto concerne i Goal 2 (Sconfiggere la fame), 4 (Istruzione di qualità), 9 (Imprese, innovazione e infrastrutture) e 12 (Consumo e produzione). Gli Obiettivi che invece sono peggiorati nel periodo di riferimento sono stati il numero 1 (Sconfiggere la povertà) e 6 (Acqua pulita e servizi igienico-sanitari). Il Goal 11 (Città e comunità sostenibili) non evidenzia particolari variazioni nel lasso di tempo esaminato.

Sardegna
La Sardegna presenta dei significativi miglioramenti per i Goal 2 (Sconfiggere la fame), 4 (Istruzione di qualità), 7 (Energia pulita ed accessibile), 9 (Imprese, innovazione e infrastrutture) e 12 (Consumo e produzione). Di contro, per quanto riguarda gli Obiettivi 1 (Sconfiggere la povertà) e 6 (Acqua pulita e servizi igienico-sanitari) viene rilevato un peggioramento tra il 2010 e il 2017. Infine, si registra una situazione stabile per i Goal 3 (Salute e benessere) e 11 (Città e comunità sostenibili). 

 

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