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Sindaci della rete C40: l’agenda per una ripresa verde e giusta

La task-force dei Sindaci del C40, presieduta dal Sindaco di Milano Giuseppe Sala, ha definito il Programma di azione per una ripresa sostenibile ed equa che delinea i passi da intraprendere per superare la crisi generata dalla pandemia di Covid-19.

È stata pubblicata il 15 luglio 2020 l’Agenda C40 Mayors for a green and just recovery”, il Programma dei Sindaci del network C40 cities per una ripresa sostenibile ed equa che delinea i coraggiosi passi da intraprendere per superare la crisi generata dalla pandemia Covid-19.

Il piano è stato elaborato dalla “C40 Global mayors Covid-19 recovery task force” , presieduta dal Sindaco di Milano Giuseppe Sala, una delle tante iniziative avviate per promuovere la collaborazione internazionale e la condivisione di conoscenze durante la crisi sanitaria, per raggiungere una ripresa economica che permetta ai cittadini di tornare a lavorare, evitando al contempo che il degrado climatico generi una crisi ancora più grave, in grado di arrestare l’economia globale e di minacciare la vita e la capacità di sostentamento delle persone.

All’inizio della pandemia, i sindaci della rete C40 hanno sentito il bisogno di collaborare ancora di più, per poter apprendere rapidamente gli uni dagli altri e prendere le decisioni più appropriate per affrontare la sfida Covid-19 – ha spiegato SalaÈ stata quindi creata una visionaria task force di sindaci per elaborare un percorso verso una nuova normalità, a beneficio di tutte le città del mondo. Il futuro delle nostre città è costruito su questa forte visione collettiva per una ripresa verde e giusta. Oggi presentiamo le azioni concrete che stiamo intraprendendo e continueremo ad adottare per la creazione di posti di lavoro e per tutelare i lavoratori essenziali, per garantire maggiore equità e resilienza e per la salute e il benessere di tutti i nostri cittadini. Il nostro vuole essere anche un forte appello all’azione da parte dei governi nazionali e di altre istituzioni affinché si muovano nella stessa direzione. Sono fiducioso che l’agenda dei sindaci C40 per una ripresa sostenibile e giusta sarà utile per l’azione individuale di tutti i sindaci C40 nelle loro città e regioni”.

Tra le misure sostenute dai Sindaci ci sono:
– programmi per la creazione di posti di lavoro sostenibili;- maggiori diritti e sostegno per tutti i lavoratori il cui contributo si è rivelato essenziale durante la crisi Covid-19;
– investimenti in settori green, come l’accesso garantito a servizi pubblici resilienti, in particolare per i più vulnerabili
;
– programmi di riqualificazione edilizia
;- investimenti per un trasporto collettivo sicuro e affidabile e nuovi spazi protetti per pedoni e ciclisti.

L’idea di una ripresa sostenibile ed equa dalla crisi Covid-19 è stata accolta con favore da leader e attivisti di tutto il mondo, tra cui rappresentanti di imprese e sindacati, giovani attivisti per il clima, economisti, gruppi di cittadini. Si basa sui principi del Green new deal globale annunciati dal Presidente di C40 e Sindaco di Los Angeles, Eric Garcetti, al C40 World mayors summit(Copenaghen, 9-12 ottobre 2019).

Riconoscendo che per una ripresa equa e a basso impatto climatico dalla pandemia Covid-19 sarà necessario un impegno globale, il network C40 cities e i suoi alleati hanno chiesto anche ai Governi nazionali di sostenere i loro sforzi.
I Sindaci di C40 richiedono un impegno per “garantire che tutti i fondi e i pacchetti di stimolo per la ripresa economica promuovano una transizione equa e sostenibile“. I Sindaci di C40 sono chiari nella loro richiesta di interrompere tutti gli investimenti pubblici nei combustibili fossili: “Le nazioni devono cogliere questa opportunità per interrompere con decisione gli investimenti in industrie con elevate emissioni di CO2 e che impiegano combustibili fossili, aumentando gli investimenti verso un futuro a basse emissioni”.

La “C40 Mayors agenda for a green and just recovery” chiarisce che la pandemia di Covid-19 ha reso evidenti le profonde disuguaglianze nelle città e tra diverse regioni del mondo e ha avuto un impatto sproporzionato sulle comunità indigene e sulle persone di colore, sulle comunità a basso reddito, sugli anziani soli e su coloro che vivono in insediamenti informali.

I Sindaci si impegnano ad affrontare queste ingiustizie sociali e rivolgono un appello ai Governi nazionali e regionali, alle banche centrali e alle istituzioni finanziarie internazionali di unirsi a loro nel fornire un recupero verde e giusto post-Covid-19, affinché garantiscano che gli investimenti e i fondi per la ripresa puntino a creare società e comunità più eque e inclusive e affrontino direttamente le storiche disuguaglianze e le discriminazioni continue basate su etnia, genere e reddito.

Le azioni fondamentali del Programma dei Sindaci di C40 per una ripresa sostenibile ed equa

L’unico stimolo dovrebbe essere uno stimolo “verde”
I Governi e le Agenzie multilaterali dovrebbero investire in una ripresa sostenibile ed equa, adattando tutti i pacchetti di stimolo, gli aiuti alle imprese e i fondi per la ripresa al fine di sostenere la transizione verso basse emissioni di carbonio di cui abbiamo bisogno e di dare priorità agli investimenti in industrie e infrastrutture resilienti e sostenibili sotto il profilo climatico.

Impegnarsi per una ripresa equa e inclusiva
I piani e gli investimenti per la ripresa devono affrontare le cause alla radice della disuguaglianza economica, fornendo un accesso diretto ed equo ai lavori verdi e garantendo pari opportunità di lavoro durante la transizione verso basse emissioni di carbonio, aumentando la partecipazione equa alla forza lavoro attraverso la formazione e il miglioramento delle competenze, specialmente per i gruppi attualmente emarginati, e sviluppando e applicando adeguati meccanismi di regolarizzazione (come il riconoscimento formale, la concessione di documenti, etc.) per offrire migliori condizioni di lavoro e tutele sociali ai lavoratori informali essenziali.

Proteggere e promuovere il trasporto collettivo
Investire, sovvenzionare e sostenere il trasporto collettivo a emissioni zero a prezzi accessibili. Per mantenere la nostra aria pulita e dare priorità alla salute dei nostri cittadini, i governi devono utilizzare i fondi di stimolo per rendere il trasporto pubblico più accessibile, affidabile, frequente, conveniente, ben integrato, sicuro e resiliente di fronte a possibili crisi future. I governi devono anche agevolare l’acquisto di autobus elettrici da parte delle città, ridistribuendo al tempo stesso lo spazio stradale a favore dei trasporti pubblici e delle infrastrutture che favoriscono spostamenti in bicicletta e a piedi, e aiutando le città a mantenere e a rafforzare alcuni dei miglioramenti introdotti con successo durante il lockdown in termini di qualità dell’aria, clima e sicurezza stradale.

Investire nell’energia pulita in via prioritaria
Investire nelle energie rinnovabili e nei programmi di riqualificazione edilizia per creare migliaia di posti di lavoro, aiutare gli abitanti a risparmiare sulle bollette elettriche e proteggere la salute e la sicurezza delle persone con case e uffici più efficienti dal punto di vista energetico e più sani.

Investire in città resilienti, in quanto motori della ripresa
Le città sono state in prima linea nel rispondere alla pandemia e i governi nazionali, le istituzioni finanziarie internazionali, le banche multilaterali di sviluppo e altri enti finanziari pertinenti devono convogliare il sostegno finanziario direttamente verso le città, assicurandosi che possano accedere facilmente a tali finanziamenti, riconoscendo la necessità di superare le barriere esistenti che si trovano ad affrontare.

– Mettere fine a tutti gli investimenti pubblici e le sovvenzioni per i combustibili fossili
Accelerare la transizione energetica globale e urbana come pietra angolare della ripresa verde ed equa dalla crisi Covid-19, ponendo fine a tutti gli investimenti pubblici e agli incentivi a favore dei combustibili fossili. Sono passati 11 anni da quando, a Pittsburgh, i Governi del G20 si sono impegnati a eliminare gradualmente gli incentivi per i combustibili fossili, eppure nulla è stato fatto. Di fronte alla chiara necessità di investire nell’energia pulita, nei trasporti pubblici e nelle città, e visti i prezzi dei combustibili fossili ai minimi storici, i governi nazionali devono interrompere con decisione l’investimento nelle industrie ad elevate emissioni di CO2 e che impiegano combustibili fossili, aumentando, invece, gli investimenti verso un futuro a basse emissioni.

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