Acqua Sostenibilità

Servizi ecosistemici: pagamento tramite tariffe idriche

Un Position Paper dell’ASviS, redatto dal Gruppo di Lavoro sul l’Obiettivo 11. “Città e comunità sostenibili” e presentato il 20 febbraio 2024 a Parma, si concentra sul pagamento dei “servizi ecosistemici” ovvero su quegli strumenti chiave per uno sviluppo sostenibile integrato che tuteli l’ambiente, promuova l’economia e migliori le condizioni sociali dei territori.

In Italia, il pagamento dei servizi ecosistemici tramite tariffe idriche e i sovracanoni dei Consorzi BIM (Bacini Imbriferi Montani) costituiscono meccanismi fondamentali per il mantenimento dell’equilibrio ambientale e lo sviluppo socioeconomico dei territori montani.

È quanto emerge dal Position Paper Il ruolo, la valorizzazione e il pagamento dei servizi ecosistemici”,  redatto dal Gruppo di lavoro dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) sul Goal 11 Città e comunità sostenibili” e presentato il 20 febbraio 2023 nel corso dell’incontro dal titolo “Il ruolo, la valorizzazione e il pagamento dei servizi ecosistemici”, promosso dall’ASviS insieme al Parco nazionale dell’Appennino Tosco-emiliano e alla Regione Emilia-Romagna, con il patrocinio della Provincia di Parma.

Tra le altre principali attività con cui tutelare i servizi ecosistemici, lo studio illustra il funzionamento della perequazione territoriale, una tecnica urbanistica utilizzata per garantire un valore edificatorio uniforme alle proprietà coinvolte nella trasformazione territoriale. In Lombardia ed Emilia-Romagna, per esempio, sono stati sviluppati modelli di perequazione territoriale per intervenire sulle disparità territoriali e promuovere un utilizzo più efficiente del territorio, contrastando la dispersione urbana e riducendo il consumo di suolo e gli impatti ambientali.

La sinergia tra queste pratiche è evidente anche nel caso del Parco nazionale dell’Appennino ToscoEmiliano, che si estende su una riserva di biosfera di 500mila ettari. Il Parco ha avviato un’innovativa iniziativa per promuovere la sostenibilità ambientale attraverso la vendita di “crediti di sostenibilità” e “crediti di carbonio” sul mercato volontario, i quali riconoscono il ruolo essenziale dei boschi nell’assorbire la CO2 e nell’offrire altri servizi ecosistemici. Attraverso accordi con grandi proprietà collettive, il Parco ha garantito la credibilità di tali crediti, certificati da organizzazioni internazionali tra cui PEFC Italia e FSC.

L’iniziativa del Parco rappresenta un passo significativo verso una piena economia della sostenibilità – ha dichiarato Walter Vitali, coordinatore del GDL ASviS sul Goal 11 – ha infatti coinvolto proprietari e gestori dei boschi nell’apprezzamento e nella valorizzazione dei servizi ecosistemici offerti dalla natura. All’interno del Position Paper vengono inoltre descritte una serie di buone pratiche in grado mettere i territori su un percorso di sviluppo sostenibile. Obiettivo è quello di replicarle su scala nazionale”.

Negli ultimi anni la consapevolezza dell’importanza dei servizi ecosistemici per la società umana ha assunto un ruolo sempre più centrale. In particolare, i servizi legati alle risorse idriche sono stati oggetto di crescente attenzione, riflettendo il riconoscimento del loro ruolo essenziale per la salute degli ecosistemi e il benessere umano. Tra i casi più noti, sia a livello internazionale sia nazionale, di Pagamento dei Servizi Ecosistemici (PSEA) relativi alla gestione delle acque, spicca quello di New York. La città ha utilizzato il pagamento per i servizi ecosistemici per ridurre l’inquinamento in uno dei più grandi sistemi di stoccaggio e approvvigionamento di acqua di superficie al mondo.

Un’altra buona pratica, esemplare per l’Italia, è quella del Consorzio pedemontano Brenta nel Veneto, che ha implementato soluzioni basate sulla natura per la ricarica artificiale delle acque sotterranee. Il caso della diga di Ridracoli, in Romagna, ha dimostrato come il PSEA possa essere utilizzato per incentivare pratiche sostenibili di gestione forestale al fine di ridurre l’erosione del suolo e migliorare la qualità dell’acqua.

La Città metropolitana di Roma Capitale ha poi adottato un approccio innovativo alla contabilità ambientale dei servizi ecosistemici, valutando il valore economico generato dalle interazioni tra capitale naturale, economico e sociale del territorio. I risultati della valutazione economica effettuata per la città di Roma evidenziano che dall’interazione del capitale naturale, economico e sociale si genera un flusso di benefici superiori a 9 miliardi di euro. Il Position Paper dell’ASviS avanza una serie di proposte per promuovere la sostenibilità territoriale su scala nazionale. Tra queste:
l’adozione delle linee guida ecosistemiche della Regione Emilia-Romagna;
lo sviluppo di un sistema di contabilità economico-ambientale;
– l’estensione dei fondi perequativi;
– l’estensione dei PSEA; l
– la diffusione dell’esperienza del Parco nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano agli altri Parchi nazionali e regionali.

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