Dopo il successo della Manifestazione del 15 marzo 2019, ci sarà un sciopero globale degli studenti il 24 maggio per chiedere impegni concreti per gestire l’emergenza climatica e salvaguardare il futuro del Pianeta.
In tutto il mondo il 24 maggio 2019 ci sarà il 2° Sciopero Mondiale per il Clima, la mobilitazione degli studenti del movimento Fridays for Future, dopo il successo della precedente Manifestazione del 15 marzo 2019, quando quasi 2 milioni di persone in tutto il mondo e ben 400 mila in Italia si sono mobilitate per aderire allo sciopero lanciato dalla giovanissima attivista svedese Greta Thunberg che dalla fine di agosto ha cominciato ad assentarsi il venerdì dalle lezioni scolastiche per manifestare di fronte alla sede del Parlamento svedese con il cartello “Sciopero scolastico per il clima”, per chiedere che il suo Paese, pur sensibile alla difesa dell’ambiente, assumesse decisioni per ridurre le emissioni di carbonio, secondo gli impegni assunti con l’Accordo di Parigi.
A seguito del suo discorso alla Conferenza sul Clima dell’ONU (Katowice,1-15 dicembre 2018) con cui aveva accusato i Governi di non prendere decisioni adeguate alla gravità dei cambiamenti climatici come indicato dagli scienziati, negli ultimi mesi anche altri organismi e istituzioni hanno invitato la Thunberg.
Lo scorso aprile Greta ha partecipato ad un dibattito alla Commissione Ambiente del Parlamento europeo (alcuni partiti si erano opposti alla sua presenza all’Assemblea plenaria), dove ha ribadito la preoccupazione dei giovani per i cambiamenti climatici e la crisi ecologica, rilanciando le sue accuse ai politici.
“Ci troviamo di fronte alla fine della civiltà come la conosciamo, a meno che non si verifichino cambiamenti permanenti nella nostra società, compresa la riduzione delle nostre emissioni di CO2 di almeno il 20% – ha affermato la Thunberg – Bisogna smettere di perdere tempo a discutere di tasse o Brexit. La nostra casa sta cadendo a pezzi e stiamo rapidamente esaurendo il tempo, ma nulla, in fondo, sta accadendo”.
Nei giorni successivi, Greta è stata a Roma per il Friday for Future del 19 aprile 2019, incontrando per l’occasione Papa Francesco che l’avrebbe incoraggiata ad andare avanti. L’evento era organizzato dal movimento italiano, dopo la sua prima Assemblea costituente (Milano,12-13 aprile 2019), al termine della quale è stato redatto un report in 4 punti: Chi siamo; Cosa vogliamo; Dove andiamo; Come ci coordiniamo.
Fridays for Future Italia ha lanciato una petizione rivolta al Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, al Presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, al Presidente del Consiglio europeo Donald Tusk e al Presidente della Commissione UE Jean-Claude Juncker “per attuare la transizione dal modello fossile a quello delle energie pulite e rinnovabili, per evitare all’Italia, all’Europa e al mondo intero gli effetti degli sconvolgimenti climatici: catastrofi naturali, gravi carestie e i conseguenti fenomeni migratori fuori scala. Chiediamo di abbattere del 50% le emissioni di gas serra rispetto all’epoca preindustriale entro il 2030, per raggiungere zero emissioni nel 2050”.
Nel Comunicato diffuso per lo sciopero del 24 maggio 2019, Fridays For Future Italia sottolinea che “Irlanda e Regno Unito hanno dichiarato, grazie anche alla nostra pressione, lo stato di Emergenza Climatica. Un gesto importante, ma non sufficiente: a due giorni dalle europee, FridaysForFuture chiede alla politica tutta una rapida ed efficace riconversione del sistema economico e produttivo mondiale e che la tutela del pianeta venga messa in cima alle agende politiche di ogni Paese e continente”.
Per seguire l’evento e partecipare: pagina facebook e hashtag #FridaysForFuture e #ClimateStrike.