Un Rapporto dell’Agenzia Europea dell’Ambiente (AEA) presenta una serie di indicatori e soglie critiche per il monitoraggio della salute del suolo in Europa al fine di identificare i suoli sani e quelli degradati da ripristinare, per proteggere la salute umana, salvaguardare la biodiversità e garantire la sicurezza alimentare.
Il suolo è una componente vitale del capitale naturale, poiché ospita una ricca biodiversità e fornisce servizi ecosistemici critici, come la produzione alimentare, la depurazione delle acque e lo stoccaggio del carbonio. Tuttavia, i suoli europei sono sottoposti a crescenti pressioni a causa dell’impermeabilizzazione del suolo, dell’inquinamento, dell’agricoltura intensiva e dei cambiamenti climatici. Allo stesso tempo, esistono opzioni di gestione per migliorarne le funzioni e la salute, anche per sequestrare il carbonio, aumentare la biodiversità e prevenire l’erosione.
L’Agenzia Europea dell’Ambiente (AEA) ha pubblicato il 18 gennaio 2023 il Rapporto “Soil monitoring in Europe. Indicators and thresholds for soil health assessments” che presenta una serie fondamentale di indicatori e soglie critiche per la salute del suolo, al fine di identificare quelli sani e quelli degradati da ripristinare.
La valutazione dell’AEA è di supporto alla Strategia dell’UE per il suolo al 2030, elemento integrante del Green Deal europeo, in cui si annunciava una nuova legge sulla salute del suolo entro il 2023 per garantire condizioni di parità e un elevato livello di protezione dell’ambiente e della salute.

La Missione Soil Health and Food, una delle 5 del nuovo Programma Horizon, si pone l’obiettivo di rendere sano almeno il 75% dei terreni europei entro il 2030 per proteggere la salute umana, salvaguardare la biodiversità e garantire la sicurezza alimentare.
Lo scorso settembre l’Agenzia aveva rilasciato il briefing “Soil Carbon” che offriva una panoramica sullo stato dei pool di carbonio nel suolo in tutta Europa, sulla base degli inventari nazionali dei gas serra del 2021 degli Stati membri per l’anno 2019, da cui emergeva i suoli organici dell’UE stanno emettendo più carbonio di quanto ne assorbano.
Gli indicatori selezionati nel nuovo Rapporto per il monitoraggio della salute dei suoli europei riguardano, oltre il carbonio organico, i nutrienti, l’acidificazione, l’inquinamento, la biodiversità, l’erosione, la compattazione e l’impermeabilizzazione.

Per ogni indicatore, l’AEA identifica le soglie per il funzionamento del suolo, ad esempio per la purificazione dell’acqua o la produzione alimentare, oltre le quali c’è un impatto negativo. Queste soglie possono essere considerate punti di criticità per la salute del suolo e al contempo punti di azione per la loro salvaguardia.