Secondo un briefing dell’Agenzia europea dell’ambiente (EEA), la qualità dell’aria in Europa continua a migliorare, ma nelle città l’inquinamento atmosferico rimane al di sopra dei livelli di sicurezza raccomandati.
La qualità dell’aria in Europa continua a migliorare, ma in molte aree, soprattutto nelle città, l’inquinamento rimane al di sopra dei livelli di sicurezza raccomandati, rappresentando ancora il più grande pericolo per la salute ambientale in Europa.
Il briefing “Europe’s Air Quality Status 2024” che l’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA) ha pubblicato il 6 giugno 2024, presenta lo stato degli inquinanti regolamentati nell’aria ambiente nel 2022 e 2023 in rapporto agli attuali standard di qualità dell’aria dell’UE, quali previsti dalle tati stabiliti nelle Direttive del 2004 e del 2008, e ai livelli delle Linee guida (2021) dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS).
Nell’ambito del Piano di azione per l’inquinamento zero, la Commissione UE ha fissato l’obiettivo intermedio entro il 2030 di ridurre il numero di morti premature causate dal particolato fine (PM2.5) di almeno il 55% rispetto ai livelli del 2005. L’obiettivo finale è che l’inquinamento atmosferico non abbia alcun impatto significativo sulla salute entro il 2050.
A tal fine, la Commissione UE ha pubblicato nel 2022 una proposta di revisione della Direttiva sulla qualità dell’aria ambiente, che mirava tra l’altro ad allineare più da vicino gli standard di qualità dell’aria con le Linee guida dell’OMS.
Ricordiamo che la proposta, dopo aver raggiunto un ampio consenso nel Parlamento europeo, ha trovato ostacoli nel Consiglio per il tentativo di alcuni Stati membri di inserire deroghe e proroghe, per cui il Dossier verrà ripreso nella prossima legislatura.
Dal briefing dell’EEA emerge che nel 2022, nonostante le riduzioni delle emissioni, la maggior parte della popolazione urbana dell’UE ha continuato a essere esposta a livelli di inquinanti atmosferici chiave dannosi per la salute. In particolare, quasi tutta la popolazione urbana è stata esposta a concentrazioni di PM2.5 superiori al livello guida dell’OMS per il 2021 di 5 µg/m3 e a concentrazioni di ozono (O3) superiori al livello guida a breve termine di 100 µg/m3.

Il briefing dell’AEA mostra anche che esistono differenze significative tra Paesi e regioni, con aree dell’Europa centrale e orientale che mostrano livelli di inquinamento più elevati. Nel 2022, solo l’Islanda aveva concentrazioni di PM2.5 inferiori al livello delle linee guida dell’OMS. Concentrazioni superiori al valore limite UE sono state misurate in tre Stati membri dell’UE: Croazia, Italia e Polonia.
Il briefing è il primo di una serie che sarà pubblicata dall’EEA come parte del Pacchetto Qualità dell’aria in Europa 2024.