Dopo la presentazione ufficiale dell’Iniziativa dei cittadini “Vietare il glifosato” che ha superato il milione di firme e con la quale i promotori chiedono, tra l’altro, di rivedere la procedura di approvazione dei pesticidi, la Commissione UE che dovrà decidere sul merito ha presentato la relazione sui progressi compiuti dagli Stati membri sulla Direttiva sull’utilizzo sostenibile dei pesticidi da cui si evince che l’attuazione della Direttiva non è adeguatamente implementata.
Il 6 ottobre 2017 è stata ufficialmente presentata alla Commissione UE “Vietare il Glisofato“, l’iniziativa dei cittadini europei con cui i promotori chiedono” di proporre agli Stati membri di vietare il glifosato, di rivedere la procedura di approvazione dei pesticidi e di fissare obiettivi obbligatori di riduzione dell’uso dei pesticidi validi in tutta l’UE“.
L’iniziativa h ricevuto finora oltre 1 milione di firme a sostegno da 22 Stati membri verificate e convalidate dalle autorità nazionali. Entro 3 mesi la Commissione inviterà i promotori a Bruxelles per presentare le proprie idee nel dettaglio e sarà organizzata un’audizione pubblica al Parlamento europeo per permettere a tutte le parti interessate di esprimersi. A quel punto la Commissione, a norma dell’articolo 11, paragrafo 4, del Trattato sull’Unione europea, deciderà se avanzare una proposta normativa, adottare provvedimenti di altra natura per raggiungere gli obiettivi dell’iniziativa o se una sua azione non è opportuna. Dopo aver ascoltato le parti interessate, la Commissione presenterà una Comunicazione per illustrare le sue motivazioni.
Nel frattempo la Commissione UE ha adottato il 10 ottobre 2017 la Relazione sulla Direttiva 2009/128/CE sull’utilizzo sostenibile dei pesticidi che fa il punto sui progressi compiuti dagli Stati membri nell’applicazione di misure volte a ridurre i rischi e l’impatto dei pesticidi. La relazione affronta diversi temi, dall’irrorazione aerea alle informazioni per il pubblico, alla formazione dei professionisti, concludendo che la direttiva non è ancora adeguatamente attuata.
“Sono consapevole della preoccupazione dei cittadini relativamente all’impatto dell’utilizzo dei pesticidi sulla salute e sull’ambiente – ha dichiarato Vytenis Andriukaitis, Commissario UE per la Salute e la Sicurezza alimentare – La Commissione tiene conto di queste preoccupazioni e lavora con gli Stati membri per un utilizzo sostenibile dei pesticidi nella coltivazione e nella produzione degli alimenti. Gli Stati membri hanno il compito di attuare misure per ridurre i rischi derivanti dall’utilizzo di pesticidi e possono contare sul nostro incoraggiamento e sostegno“.
Mentre la Direttiva offre la possibilità di ridurre notevolmente i rischi derivanti dall’uso di antiparassitari, questi miglioramenti sono limitati e insufficienti per conseguire i miglioramenti ambientali e sanitari che la Direttiva è stata progettata per conseguire. Ciò è in gran parte dovuto all’attuazione della Direttiva che rimane irregolare.
Dalla Relazione emergono alcuni risultati chiave tra cui:
– la spruzzatura aerea è vietata in tutti i Paesi dell’UE, con eccezioni concesse solo in condizioni rigorose;
– l’uso di antiparassitari è vietato o minimizzato nei parchi pubblici, nei campi sportivi, negli ospedali e nelle scuole;
– la protezione degli ambienti acquatici o aree specifiche come i parchi pubblici è difficile da valutare in considerazione della mancanza di obiettivi misurabili nella maggior parte dei piani d’azione nazionali (NAP);
– la Gestione Integrata dei Parassiti (IPM) che è lo strumento per la gestione dei parassiti a basso contenuto di pesticidi e che dovrebbe essere adottato da tutti gli utenti professionali, rimane inutilizzata dagli Stati membri che non controllano sistematicamente conformità a livello individuale dei coltivatori, anche se si osserva che il numero di sostanze a base di pesticidi a basso rischio/non chimici approvato dall’UE è raddoppiato a partire dal 2009.
– sono stati istituiti sistemi di formazione e certificazione per i professionisti in tutti i Paesi dell’UE e fino ad oggi quasi 4 milioni di agricoltori sono stati addestrati per utilizzare in modo sicuro i pesticidi e oltre 900.000 irroratori sono stati testati per un’applicazione accurata e sicura.
Nel corso della revisione dei Piani di azione, sottolinea la Commissione UE, gli Stati membri devono migliorarne la qualità, in primo luogo stabilendo obiettivi e indicatori specifici e misurabili per una strategia a lungo termine per la riduzione dei rischi e degli impatti derivanti dall’uso di antiparassitari.
La Commissione continuerà a monitorare e sostenere l’attuazione e la realizzazione da parte degli Stati membri degli obiettivi della Direttiva, compresa una serie di azioni come gli audit, la valutazione dei Piani di revisione nazionali e altre attività di programmazione – ad esempio, lo scambio di buone pratiche e la formazione di professionisti. La Commissione collaborerà anche con gli Stati membri per sviluppare indicatori di rischio armonizzati, basati sull’esperienza degli Stati membri.
Al fine di facilitare lo scambio di informazioni tra gli Stati membri sull’uso sostenibile dei pesticidi, compresa la gestione integrata dei parassiti, e di aumentati il flusso delle informazioni adeguate per gli agricoltori e il grande pubblico, la Commissione ha contestualmente lanciato un nuovo sito web che permette il collegamento ai siti web dei Paesi membri.
Il report della Commissione UE è accompagnato da una Relazione generale che contiene un’analisi più dettagliata e molti esempi di buone pratiche attuati dagli Stati membri.
Infine, la Commissione ha pubblicato un Orientamento sul monitoraggio e sulla valutazione degli impatti dell’uso dei pesticidi sulla salute umana e sull’ambiente.