Sono stati presentati i 5 Progetti italiani vincitori della prima edizione del Premio Nuovo Bauhaus europeo per riconoscere le buone pratiche, gli esempi e i concetti che illustrano i valori di sostenibilità, estetica e inclusione dell’iniziativa lanciata dalla Presidenza della Commissione UE
Nel corso di un evento organizzato da Triennale Milano e Rappresentanza italiana della Commissione europea sono stati presentati a Milano il 14 dicembre 2021 i Progetti italiani vincitori della prima edizione del Premio Nuovo Bauhaus europeo, il riconoscimento per le buone pratiche, gli esempi e i concetti che illustrano i valori di sostenibilità, estetica e inclusione del nuovo Bauhaus europeo, l’iniziativa creativa e interdisciplinare che riunisce uno spazio di incontro per progettare futuri modi di vivere, lanciata dalla Presidente della Commissione UE nel suo intervento al Parlamento europeo sullo Stato dell’Unione 2020.
“Voglio che #NextGenerationEU dia il via a un’ondata di rinnovamento europeo e renda la nostra Unione leader nell’economia circolare – aveva affermato Ursula von der Leyen – Ma questo deve essere anche un nuovo progetto culturale per l’Europa. Per questo creeremo un nuovo Bauhaus europeo, uno spazio di co-creazione in cui architetti, artisti, studenti, ingegneri, designer lavorino insieme per realizzare questo obiettivo”.
Il Nuovo Bauhaus europeo, come successivamente definito dalla Commissione UE con la Comunicazione “Nuovo Bauhaus europeo. Bello, sostenibile, insieme”, riguarda la nostra vita quotidiana e mira a creare una migliore convivenza in luoghi più belli, sostenibili e inclusivi, il cui obiettivo è esplicitare, in modo innovativo, tre dimensioni fondamentali:
– l’estetica (e altre dimensioni della qualità dell’esperienza oltre alla funzionalità);
– la sostenibilità (compresa la circolarità);
-l’ inclusione (compresa l’accessibilità, anche sotto il profilo economico).
Nel gennaio 2021 è stata avviata la fase di co-design e di partecipazione al Nuovo Bauhaus europeo per identificare e pensare a soluzioni estetiche, sostenibili e inclusive per gli spazi abitativi e contribuire a realizzare il Green Deal europeo.
Sono stati interpellati artisti, attivisti, designer, architetti, studenti, scienziati, ingegneri, professionisti, responsabili delle politiche e t cittadini interessati, anche al fine di facilitare lo scambio di conoscenze, idee ed esigenze tra questi soggetti, per dare alle comunità la possibilità di sviluppare autentici progetti interdisciplinari in grado di fornire soluzioni più complete alle sfide locali individuate. Se si vuole accelerare la transizione verde, contribuire alla ripresa e garantire una migliore convivenza per tutti, c’è bisogno non solo di capitalizzare il patrimonio di conoscenze, esperienze e capacità esistenti, ma anche di fare appello a nuove visioni, idee e soluzioni.
I Premi 2021 fanno parte di questa fase di progettazione e ne rappresentano il culmine riunendo gli esempi eccellenti e le nuove idee che potrebbero ispirare il progetto del nuovo Bauhaus europeo e contribuire alla sua definizione.
Sono 10 le categorie introdotte per gli esempi esistenti o per le idee e i concetti nuovi che esprimono i valori del nuovo Bauhaus europeo ed ogni categoria ha due sezioni di concorso parallele:
– la sezione A , i premi del “Nuovo Bauhaus europeo”, dedicati agli esempi esistenti di progetti già completati;
– la sezione B:, premi “Stelle emergenti del nuovo Bauhaus europeo” , dedicati a concetti o idee presentati da giovani talenti di età non superiore a 30 anni.
L’edizione 2021 ha ricevuto oltre 2.000 domande da tutti gli Stati membri dell’UE e l’Italia si è aggiudicata uno tra i 10 progetti per la sezione “Nuovo Bauhaus europeo” – a cui è stato assegnato un contributo di 30.000 euro ciascuno – e ben 4 tra i 10 premiati della sezione “Astri emergenti del Nuovo Bauhaus europeo”, che hanno ricevuto premi del valore di 15.000 euro ciascuno.
Una mostra virtuale presenta tutti i progetti vincitori.
“In questa occasione siamo lieti di presentare, insieme a Triennale Milano, i progetti italiani vincitori del Premio che vuole enfatizzare gli obiettivi europei di creatività, sostenibilità e inclusività del nuovo Bauhaus Europeo – ha dichiarato Massimo Gaudina, Capo della Rappresentanza a Milano della Commissione europea – Sostenibilità, cultura e tecnologia sono al centro dell’iniziativa con cui la Commissione von der Leyen valorizza gli sforzi di architetti, artisti, ricercatori e cittadini, che contribuiscono in varie forme al Green Deal Europeo e al piano straordinario di ripresa Next Generation EU”.
Ecco i progetti premiati.
Nuovo Bauhaus europeo – Categoria “Mobilitazione della cultura, delle arti e delle comunità”: Esseri urbani (Locorotondo-Bari).
Usando l’arte contemporanea come strumento per stimolare la rigenerazione urbana e sociale, Esseri Urbani propone al pubblico il lavoro di artisti emergenti nel corso di mostre gratuite all’aperto. Queste includono contenuti multimediali aggiuntivi a cui si può accedere utilizzando i codici QR. Il primo festival di Esseri Urbani, “Zootopia”, si è svolto nel 2019 per le strade di Locorotondo (Bari), mentre l’edizione 2021 “Eterotopia” avrà luogo a Noci (Bari). Ciascun evento è calibrato sulle specificità locali e intende sviluppare l’accesso alla cultura, il turismo sostenibile e l’occupazione. Gli attori sociali ed economici sono coinvolti nella pianificazione e una speciale cura è dedicata a coinvolgere i residenti e i visitatori, in particolare bambini, adolescenti e disabili. Il progetto è un’occasione per creare una connessione tra comunità, paesaggi e architettura locale tramite l’espressione artistica contemporanea. Apre inoltre nuove possibilità per la creazione e la curatela: esporre l’arte in spazi pubblici produce nuove prospettive, sia per le opere sia per i luoghi.
Stelle emergenti
– Categoria “Spazi urbani e rurali risanati”: Eco-quartiere Porto di Mare (Milano).
Progetto di riqualificazione dell’area metropolitana tra Milano e le campagne limitrofe, sulla base di strategie di pianificazione energetica a basse emissioni di carbonio. Oggi Porto di Mare è un quartiere inquinato e caratterizzato da un forte degrado, la cui popolazione multietnica vive in condizioni precarie. L’area presenta le potenzialità per un approccio dal basso verso l’alto, che agisca sulle persone per trasformare gli utenti in agenti. Il masterplan dell’eco-quartiere è stato elaborato ricorrendo ad algoritmi e a un approccio di modellizzazione a più livelli per integrarvi i requisiti ambientali, economici, sociali e culturali. Diventerà un quartiere autosufficiente e i suoi abitanti avranno facile accesso a tutto, dai generi alimentari alle scuole, dagli impianti sportivi a una stazione della metropolitana che li collegherà direttamente al centro della città. Una caratteristica importante sarà costituita da un polo per la ristorazione e i trasporti, in un’area di interfaccia dove le persone provenienti dall’interno e dall’esterno del quartiere potranno incontrarsi e interagire. L’approccio dovrebbe, a termine, essere replicabile in contesti urbano-rurali simili.
– Categoria “Conservazione e trasformazione del patrimonio culturale”: Retrofitting del sito UNESCO di Ivrea.
Gli edifici esistenti nell’UE sono responsabili del 40% del consumo energetico complessivo e di circa il 36% delle emissioni di CO2. Questo progetto mira a sviluppare una strategia di ammodernamento che tenga conto della sostenibilità sia ambientale che culturale. Migliorerà le prestazioni termiche preservando il valore, il carattere e l’estetica dell’architettura moderna. Questa metodologia sarà testata su tre edifici emblematici del sito patrimonio dell’UNESCO di Ivrea: la fabbrica Mattoni Rossi, il complesso delle Officine I.C.O. e il palazzo degli uffici Olivetti. Il processo, che prevede la partecipazione dei cittadini ed è destinato a dare nuova vita a quei vecchi edifici industriali, si svolgerà in cinque fasi: indagine architettonica per immaginare soluzioni progettuali coerenti; analisi tecnologica; diagnosi termica; proposte e confronto delle matrici. Il confronto tra le varianti porterà alla soluzione più adatta. L’obiettivo finale di questa ricerca pilota è fornire uno strumento pratico che possa essere adattato per la futura ristrutturazione di altri siti industriali, in contesti geografici o culturali eterogenei.
– Categoria “Luoghi ripensati per incontrarsi e condividere”: Ricostruzione sociale post-emergenza (Firenze).
La ricostruzione sociale post-emergenza è un progetto di ricerca che ruota intorno al ruolo dell’architettura nella vita delle persone dopo una catastrofe naturale e si basa sul caso studio di Accumoli, cittadina dell’Italia centrale distrutta dal terremoto del 2016. La sensazione di paura, incertezza, perdita di autonomia e di identità riferita dai sopravvissuti può portare la comunità a disgregarsi, invece le unità abitative temporanee potrebbero rappresentare un’opportunità per il recupero della socialità. La chiave di volta è lo spazio aperto, che facilita la vita sociale e il coinvolgimento di tutti. Il progetto propone una serie di strumenti resilienti utili a progettare insediamenti post-emergenza incentrati sugli spazi aperti, e quindi in grado di garantire la sostenibilità sociale. Attraverso processi partecipativi, la revisione della letteratura e analisi in loco sono state raccolte informazioni qualitative sulla progettazione di spazi aperti per favorire la vitalità sociale. Lo sviluppo futuro sarà quello di tradurre tali strumenti in parametri spaziali da utilizzare nei diffusi software di progettazione BIM, con l’obiettivo di permettere a tutti gli utenti di progettare edifici – destinati a un contesto post-emergenza e non solo – che prevedano spazi pubblici aperti socialmente vitali.
– Categoria “Prodotti e stile di vita”: Materieunite (Terni).
Gli architetti, i progettisti e i programmatori di Materieunite creano installazioni permanenti e temporanee per eventi e negozi impiegando il cartone sostenibile come materia prima, accanto ad altri materiali riciclati oppure recuperati dagli scarti delle filiere di approvvigionamento. Il principio fondante è l’economia circolare: ridurre, riutilizzare e riciclare. Materieunite ha sviluppato linguaggi di programmazione propri per produrre progetti su misura utilizzando la minor quantità di materiale possibile, in modo da minimizzare gli sprechi, i tempi di produzione e di conseguenza i costi. Ogni pezzo può essere smontato con la stessa facilità con cui è stato costruito, per facilitarne il completo riciclo al termine del suo ciclo di vita. I due obiettivi principali sono: rendere la progettazione sostenibile economicamente accessibile e aperta a tutti indipendentemente dalle dimensioni o dal giro d’affari dell’impresa, e ridurre in modo significativo le emissioni di CO2 legate ai trasporti. Il design finale, altamente standardizzato, può essere prodotto ovunque – idealmente vicino al luogo in cui sarà utilizzato – riducendo in tal modo le emissioni derivanti dal trasporto e dall’imballaggio.
“Da subito abbiamo aderito con entusiasmo all’idea del nuovo Bauhaus europeo promossa dalla Commissione europea – ha affermato Tito Boeri, Presidente di Triennale Milano, la prima istituzione italiana a essere riconosciuta dalla Commissione UE tra i partner dell’iniziativa per l’attenzione ai temi del design, dell’architettura, della sostenibilità ambientale, dell’urbanistica che da sempre caratterizza la sua attività culturale – La missione di Triennale è strettamente legata a queste tematiche e crediamo fortemente nella necessità di promuovere un rapporto virtuoso tra le persone, l’ambiente e gli spazi costruiti. I progetti vincitori che abbiamo presentato oggi sono la dimostrazione di come questo cambiamento sia già in corso e di come i giovani in particolare lo stiano portando avanti con impegno, per un futuro più sostenibile, inclusivo e accessibile”.
Per il finanziamento dei progetti del Nuovo Bauhaus europeo ci sono circa 85 milioni di euro dai programmi dell’UE nel 2021-2022 e altri programmi dell’UE li integreranno senza un budget dedicato predefinito. La Commissione UE pubblica una newsletter che aggiorna regolarmente il sito web ufficiale, anche per quanto riguarda le opportunità di finanziamento pertinenti.
Per dare visibilità agli attori del cambiamento, condividere e discutere i progressi e i risultati e promuovere l’impegno dei cittadini, la Commissione organizzerà un “Festival del nuovo Bauhaus europeo” per la prima volta nella primavera del 2022.