La Commissione UE ha adottato il Quadro di riferimento per green bond che emetterà ad ottobre per finanziare NextGenerationEU, lo strumento per la ripresa dopo Covid-19. Il Quadro sottoposto a valutazione indipendente, garantirebbe agli investitori che le obbligazioni emesse saranno effettivamente utilizzate per la transizione verde.
La Commissione UE ha adottato il 7 settembre 2021 il Quadro di riferimento per le obbligazioni verdi che ha intenzione di emettere ad ottobre, pari al 30% dell’emissione totale di NextGenerationEU, lo strumento temporaneo per la ripresa del valore di circa 800 miliardi di euro a prezzi correnti per sostenere la ripresa dell’Europa dalla pandemia di Covid-19 e contribuire a costruire un’Europa più verde, più digitale e più resiliente.
Per finanziare NextGenerationEU, la Commissione UE reperirà entro la fine del 2026 sui mercati dei capitali, per conto dell’UE, la somma totale: 421,5 miliardi di euro disponibili principalmente per sovvenzioni (nell’ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza (RFF) e di altri programmi di bilancio dell’UE; 385,2 miliardi di euro per prestiti. Ciò si tradurrà in un volume di prestiti pari in media a circa 150 miliardi di euro all’anno.
Il quadro per i green bond adottato è stato sottoposto a valutazione indipendente, in linea con i principi delle obbligazioni verdi dell’International Capital Market Association (ICMA), uno standard di mercato per questo tipo di obbligazioni, e revisionato dall’Agenzia di rating ESG Vigeo Eiris, società di Moody’s ESG Solutions, che ha ritenuto il quadro conforme ai principi dell’ICMA, coerente con la più ampia Strategia ESG (ambientale, sociale e di governance) dell’UE e valido contributo alla sostenibilità.
“L’intenzione dell’UE di emettere fino a 250 miliardi di € di obbligazioni verdi da qui alla fine del 2026 ci farà diventare il più grande emittente di obbligazioni verdi al mondo – ha dichiarato Johannes Hahn, Commissario UE per il Bilancio e l’amministrazione – Questo è anche un segno del nostro impegno a favore della sostenibilità e pone la finanza sostenibile al centro dello sforzo di ripresa dell’UE.”

Come annunciato nei mesi scorsi, la Commissione ha anche riesaminato il suo piano per il finanziamento della ripresa nel 2021 e ha confermato l’intenzione di emettere quest’anno obbligazioni a lungo termine per un totale di circa 80 miliardi di euro, da integrare con decine di miliardi di euro di buoni dell’UE a breve termine mediante aste, che dovrebbero iniziare il 15 settembre 2021. Ne saranno organizzate in linea di massima due al mese per i buoni dell’UE, il primo e il terzo mercoledì. Il programma della messa all’asta sarà utilizzato anche per le obbligazioni, in aggiunta alle emissioni sindacate. In base al calendario delle emissioni contestualmente pubblicato, la Commissione organizzerà di norma un’asta e un’emissione sindacata al mese per le obbligazioni.
“Il fatto che il piano di finanziamento originale per il 2021 sia stato confermato è indice dell’eccellente lavoro di pianificazione e preparazione svolto finora – ha aggiunto Hahn – Il lancio della nostra piattaforma d’asta è un’altra importante notizia, che farà crescere ulteriormente l’attrattiva dei prestiti dell’UE e avrà un impatto duraturo sui mercati dei capitali dell’UE“.
Il quadro è stato allineato, per quanto possibile, alla normativa per le obbligazioni verdi . L’allineamento alla norma si coglie ad esempio dal fatto che una parte degli investimenti ammissibili nell’ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza, il principale strumento per guidare la ripresa in Europa, ha incorporato i criteri di vaglio tecnico della tassonomia dell’UE.
L’attuale quadro di riferimento dimostra alla comunità degli investitori, sottolinea il comunicato della Commissione UE, che i fondi raccolti dall’emissione di obbligazioni verdi NextGenerationEU saranno utilizzati per conseguire obiettivi verdi. Più concretamente, i proventi di tali obbligazioni finanzieranno la quota di almeno il 37% di spesa pertinente per il clima che ogni Stato membro deve destinare del proprio Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), la tabella di marcia per spendere i fondi RFF.
In base alle norme del dispositivo per la ripresa e la resilienza (RFF), gli Stati membri riferiranno alla Commissione in merito alle spese verdi effettuate. La Commissione utilizzerà tali informazioni per mostrare agli investitori come i proventi delle obbligazioni verdi siano stati utilizzati per finanziare la transizione verde. La comunicazione delle informazioni sarà articolata in 9 categorie, come indicato nel quadro per le obbligazioni verdi dell’UE di NextGenerationEU, con la parte preponderante rappresentata dall’energia pulita, dall’efficienza energetica e dai trasporti puliti.

Sotto questo aspetto gli investitori dovrebbero essere garantiti che tali obbligazioni saranno effettivamente allineati all’obiettivo climatico dell’Accordo di Parigi, dopo che una recente indagine di InfluenceMap ha rilevato che la maggior parte dei prodotti finanziari sul mercato è non è conforme alle aspettative.