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Giornata Mondiale dell’Alimentazione: “Coltivare, nutrire, preservare. Insieme”

Il tema scelto dalla FAO per la Giornata Mondiale dell’Alimentazione 2020 che si celebra il 16 ottobre, in un momento in cui Covid-19 rende ancora più difficile le sfide che permangono, nonostante i successi conseguiti in 75 anni di attività, vuole sottolineare come tutti hanno un ruolo da svolgere per far sì che i nostri sistemi alimentari possano coltivare alimenti diversificati per nutrire la popolazione in crescita e preservare il Pianeta.

La Giornata Mondiale dell’Alimentazione 2020 che si celebra il 16 ottobre, segna il 75° anniversario dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) in un momento eccezionale in cui i Paesi di tutto il mondo affrontano gli effetti diffusi della pandemia di Covid-19 che minaccia di invertire gli importanti traguardi conseguiti.

Nei 75 anni dalla fondazione della FAO, il mondo ha fatto grandi passi in avanti nell’ambito della sicurezza alimentare, della nutrizione e dei mezzi di sussistenza. La produttività agricola e i sistemi alimentari hanno fatto molta strada. Ciononostante, oltre 2 miliardi di persone non hanno accesso a cibo sufficiente sano e nutriente,e si prevede che la domanda di cibo aumenterà, in quanto la popolazione globale dovrebbe raggiungere quasi 10 miliardi di persone entro il 2050.

Circa 135 milioni di persone in 55 Paesi soffrono di fame acuta e hanno bisogno urgente di cibo, nutrizione e assistenza per i mezzi di sussistenza. Quasi 690 milioni di persone soffrono la fame, 10 milioni in più dal 2019, e la pandemia di Covid-19 potrebbe far crescere questo numero di 83 o 132 milioni di persone, in base all’andamento della crescita economica.

Ogni anno circa il 14% del cibo prodotto per il consumo umano va perso prima che possa raggiungere i mercati all’ingrosso. Se i nostri sistemi alimentari non verranno trasformati, la sottoalimentazione e la malnutrizione aumenteranno notevolmente entro il 2050. Le conseguenze potrebbero peggiorare a causa della disparità di reddito, della disoccupazione o dello scarso accesso ai servizi.

Oggi solo nove specie vegetali rappresentano il 66% della produzione agricola totale, nonostante esistano almeno 30.000 specie di piante commestibili. È necessario coltivare alimenti diversificati per nutrire i popoli e preservare il Pianeta.

L’impatto della malnutrizione in tutte le sue forme – sottoalimentazione, carenze di micronutrienti, sovrappeso e obesità – sull’economia globale è di circa 3.500 miliardi di dollari l’anno.

Le diete scorrette e gli stili di vita sedentari hanno fatto impennare i tassi di obesità non solo nei Paesi sviluppati, ma anche nei Paesi a basso reddito, dove spesso coesistono tanto la fame quanto l’obesità, indicando chiaramente la necessità di accelerare e intensificare gli interventi per rafforzare i sistemi alimentari e tutelare i mezzi di sussistenza delle persone.

Ora è il momento di affrontare le persistenti disuguaglianze e inefficienze che continuano ad affliggere i nostri sistemi alimentari, le economie e le strutture di assistenza sociale – sottolinea la FAO – È giunto il momento di risollevarci”.

La crisi sanitaria globale indotta da Covid-19 è l’occasione per riflettere sulle cose che ci stanno veramente a cuore e sulle nostre esigenze essenziali. Questo periodo di incertezza fa riaccendere in molti l’apprezzamento per qualcosa che spesso si dà per scontato e che, viceversa, molti non possono permettersi: il cibo. Il cibo è l’essenza della vita e il fondamento delle nostre culture e comunità. Garantire l’accesso ad alimenti salubri e nutrienti è, e continuerà ad essere, una parte essenziale della risposta al Covid-19, in particolare per le persone più povere e vulnerabili del mondo, che sono le più colpite dalla pandemia e dalle conseguenti crisi economiche.

In un momento come questo è più importante che mai riconoscere la necessità di sostenere i nostri eroi dell’alimentazione – agricoltori e operatori lungo l’intera filiera alimentare – che ci garantiscono che gli alimenti arrivino dai campi alle nostre tavole, nonostante sconvolgimenti senza precedenti come l’attuale crisi.

Il tema scelto per la Giornata Mondiale dell’Alimentazione 2020 è “Coltivare, nutrire, preservare. Insieme. Le nostre azioni sono il nostro futuro”. I Paesi, il settore privato e la società civile devono far sì che i nostri sistemi alimentari possano coltivare alimenti diversificati per nutrire la popolazione in crescita e preservare il Pianeta, insieme. Tutti abbiamo un ruolo da svolgere, dall’incrementare la domanda di cibo nutriente scegliendo alimenti sani, al non mettere da parte le abitudini sostenibili, nonostante i tempi incerti.

La lezione più grande che la FAO ha imparato nei suoi 75 anni di attività è che non basta produrre più cibo – sottolinea l’Organizzazione – Dobbiamo garantire che i sistemi alimentari siano sostenibili e che forniscano diete sane e a prezzi accessibili per tutti, compresi i più vulnerabili. Le tecnologie innovative, la scienza, la ricerca e le aziende del settore privato possono aiutarci a trasformare le modalità in cui produciamo e consumiamo gli alimenti per il benessere delle nostre comunità, delle nostre economie e del nostro Pianeta”.

Eleonora Giovannini

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