di Anna Rita Rossi
“Diritto al cibo per una vita e un futuro migliori”, il tema scelto per la Giornata mondiale dell’Alimentazione (16 ottobre 2024), vuole rimarcare la necessità di una varietà di prodotti nutrienti, a prezzi accessibili, sicuri e sostenibili per raggiungere la sicurezza alimentare e garantire a tutti un’alimentazione corretta.
Il 16 ottobre, ricorrenza della Fondazione (1945) dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO), si celebra la Giornata Mondiale dell’Alimentazione, istituita nel 1979 con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla fame nel mondo e promuovere azioni per alleviarla.
Dalla fondazione della FAO il mondo ha fatto grandi passi in avanti nell’ambito della sicurezza alimentare, della nutrizione e dei mezzi di sussistenza. La produttività agricola e i sistemi alimentari hanno fatto molta strada. Ciononostante, come ha evidenziato l’ultimo Rapporto multiagenziale delle Nazioni Unite “Lo stato della sicurezza alimentare e della nutrizione nel mondo” (SOFI 2024) che fornisce gli aggiornamenti sulla sicurezza alimentare e sullo stato della nutrizione in tutto il mondo, comprese le ultime stime su costi e accessibilità economica per una dieta sana, il numero delle persone che soffrivano di fame a livello mondiale è stato di 733 milioni e 2,33 miliardi hanno dovuto affrontare un’insicurezza alimentare moderata o grave, evidenziando il gravissimo ritardo della comunità internazionale rispetto all’obiettivo Fame Zero entro il 2030.
“C’è qualcosa di profondamente sbagliato in un mondo in cui la fame e la malnutrizione sono una realtà per miliardi di bambini, donne e uomini – ha affermato il Segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres nel suo messaggioper la Celebrazione – In occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione, vogliamo ricordarci dei 733 milioni di persone che soffrono di carenza di cibo a causa di conflitti, emarginazione, cambiamenti climatici, povertà e crisi economiche, tra cui coloro che affrontano la minaccia della carestia provocata dall’uomo a Gaza e in Sudan… Oppure i 2,8 miliardi di persone che non possono permettersi una dieta sana, tra cui coloro che sono in sovrappeso, mentre i tassi di obesità a livello globale aumentano vertiginosamente”.
Il tema scelto quest’anno per la Giornata Mondiale dell’Alimentazione si incentra sul “Diritto al cibo per una vita e un futuro migliori”, per rimarcare la necessità di una varietà di prodotti nutrienti, a prezzi accessibili, sicuri e sostenibili per raggiungere la sicurezza alimentare e garantire a tutti un’alimentazione corretta.
Diritto al cibo significa diete sane per tutti, attraverso la produzione sostenibile di bestiame, pesca e colture. Significa coltivare la biodiversità e gestire in modo responsabile le nostre foreste, zone umide, suolo e acqua. Significa frenare la perdita e lo spreco di cibo, aumentare l’energia pulita e sfruttare politiche e dati inclusivi, innovativi e basati su prove per il progresso. Significa affrontare le complessità, aumentare gli investimenti nei sistemi agroalimentari, sinergie e compromessi, riconoscendo al contempo che non esiste una soluzione unica per tutti e che dobbiamo innovare e adattare le nostre azioni ai diversi contesti locali.
Il cibo rappresenta diversità, nutrizione, disponibilità, accessibilità e sicurezza. Nei nostri campi, nei nostri mari, nei nostri mercati e sulla nostra tavola dovrebbe essere disponibile una maggiore varietà di alimenti nutrienti, affinché tutti possano trarne beneficio.
Le persone più vulnerabili sono spesso costrette a consumare solo alimenti di base o prodotti a buon mercato, spesso malsani, mentre altre non hanno accesso a generi alimentari freschi o diversificati, e non dispongono delle informazioni necessarie per adottare un regime alimentare nutriente o magari optano per quello più pratico.
La fame e la malnutrizione sono inoltre aggravate da crisi prolungate nel tempo causate da fattori concomitanti come conflitti armati, fenomeni meteorologici estremi e shock economici. Nel loro complesso, i sistemi agroalimentari sono vulnerabili alle calamità e alle crisi, in particolare agli effetti del cambiamento climatico, ma allo stesso tempo generano inquinamento, degrado dei suoli, delle risorse idriche e dell’aria, e concorrono alle emissioni di gas a effetto serra e alla perdita di biodiversità. Con la trasformazione dei sistemi agroalimentari è realmente possibile mitigare il cambiamento climatico e garantire mezzi di sussistenza resilienti e inclusivi per tutti.
Soprattutto, cibo significa unire culture, generazioni e settori diversi per identificare, investire e agire su soluzioni per i sistemi agroalimentari per il bene superiore del nostro pianeta e dell’umanità.
“La buona notizia è che un mondo senza fame è possibile – ha proseguito Guterres – Il Food Systems Summit del 2021 ci ha indicato la strada giusta per affrontare le inefficienze e le disuguaglianze insite nei nostri sistemi alimentari. I sistemi alimentari necessitano di una profonda trasformazione, con il contributo delle aziende, del mondo accademico, degli istituti di ricerca e della società civile, per diventare più efficienti, inclusivi, resilienti e sostenibili. I governi devono collaborare con tutti i partner per incentivare la produzione e la vendita di cibo sano e nutriente a prezzi accessibili”.
La Cerimonia ufficiale della Giornata mondiale dell’alimentazione che si terrà il 16 ottobre 2024 presso la sede della FAO a Roma, a cui prenderanno parte, tra gli altri, Il Direttore Generale della FAO, i Capi delle Agenzie delle Nazioni Unite con sede a Roma (IFAD, UNDP e WFP), il Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (MASAF) e interverranno con video-messaggio António Guterres e Papa Francesco. Durante la cerimonia che potrà essere seguita in streaming. Nel corso della cerimonia verrà assegnato il FAO Achievement Award, il premio che viene conferito per attività e programmi che hanno conseguito risultati notevoli nel biennio precedente a quello in corso.