Clima

ESOTC 2024: eventi estremi nell’anno più caldo mai registrato

L’annuale Rapporto “Stato del Clima in Europa” (ESOTC 2024) di Copernicus Climate Change Service (C3S) e World Meteorological Organization (WMO), implementato dal Centro europeo per le previsioni meteorologiche (ECMWF) conferma che l’Europa si sta riscaldando a una velocità doppia rispetto alla media globale, diventando il continente con il riscaldamento più rapido sulla Terra.

Nel 2024 l’Europa ha vissuto l’anno più caldo di sempre, con il secondo numero più alto di giorni di stress termico e notti tropicali. Mentre l’Europa occidentale ha avuto un anno particolarmente piovoso e la regione è stato colpito da inondazioni relativamente diffuse, l’Europa meridionale ha patito prolungati periodi di siccità, correlati ad intensi incendi. La Temperatura della superficie del mare nell’intero anno, è stata la più alta mai registrata per la regione europea, con 0,7 °C in più rispetto alla media, e per il Mar Mediterraneo, con 1,2 °C.

 È quanto emerge dall’annuale Rapporto “European State of the Climate” (ESOTC 2024) del Copernicus Climate Change Service (C3S) e dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO),  implementato dal Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine (ECMWF) per conto della Commissione UE, che viene pubblicato, come ormai da consuetudine, nel mese di aprile in vista della Giornata Mondiale dell’Ambiente (22 aprile 2025).

ESOTC 2024, pubblicato il 15 aprile 2025 e per la cui redazione hanno contribuito circa 100 collaboratori scientifici che hanno fornito approfondimenti olistici ma concisi sul clima europeo, anche attraverso risorse come una nuovissima galleria grafica con 130 grafici e infografiche, descrive e analizza le condizioni climatiche in Europa nel 2024, includendo variabili provenienti da tutto il sistema terrestre, eventi chiave e i loro impatti, nonché una discussione sulle politiche e le azioni climatiche, con particolare attenzione alla resilienza dell’ambiente costruito: Inoltre, offre una panoramica delle condizioni climatiche nell’Artico e degli aggiornamenti sull’evoluzione a lungo termine dei principali indicatori climatici.

Sotto la guida della Commissione Europea, l’ECMWF ha implementato il Copernicus Climate Change Service per oltre 10 anni e ha introdotto il rapporto sullo Stato del Clima in Europa nel 2018, uno strumento fondamentale per il monitoraggio dei cambiamenti climatici – ha dichiarato Florence Rabier, Direttrice Generale dell’ECMWF – Siamo lieti di pubblicare questo rapporto in collaborazione con la WMO come l’anno scorso. Il rapporto del 2024 rivela che quasi un terzo della rete fluviale ha superato la soglia di massima alluvione e lo stress termico continua ad aumentare in Europa, evidenziando l’importanza di costruire una maggiore resilienza. Il fatto che il 51% delle città europee abbia ora un piano dedicato all’adattamento climatico sottolinea il valore delle nostre informazioni, basate sull’eccellenza scientifica, per supportare al meglio il processo decisionale in materia di adattamento climatico”. 

Gli aspetti chiave del Rapporto
– Temperatura
: il 2024 è stato l’anno più caldo per l’Europa, con temperature annuali record in quasi metà del continente.
– Temperatura della superficie del mare (SST): nell’intero anno, la SST è stata la più alta mai registrata per la regione europea, con 0,7 °C in più rispetto alla media, e per il Mar Mediterraneo, con 1,2 °C.
Precipitazioni: si è registrato un netto contrasto tra est e ovest nelle condizioni delle precipitazioni. L’Europa occidentale ha registrato uno dei dieci anni più piovosi del periodo analizzato dal 1950.
Inondazioni: l’Europa ha subìto le inondazioni più estese dal 2013. Quasi un terzo della rete fluviale ha subito inondazioni che hanno superato almeno la soglia di piena “alta”. Si stima che tempeste e inondazioni abbiano colpito circa 413.000 persone in Europa, con almeno 335 vittime.
– Stress da calore: il numero di giorni con stress da calore “forte”, “molto forte” ed “estremo” è stato il secondo più alto mai registrato. Il 60% dell’Europa ha registrato più giorni della media con almeno “forte stress da calore“.  
– Energie rinnovabili: la quota di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili in Europa ha raggiunto un livello record nel 2024, attestandosi al 45%.
– Temperature estreme: l’area di territorio europeo che ha registrato meno di tre mesi (90 giorni) di gelo è stata la più grande mai registrata (~69%, la media è del 50%).
– Stress da freddo: si è registrato un numero record di giorni con almeno “forte stress da freddo”.
Ghiacciai: tutte le regioni europee hanno registrato una perdita di ghiaccio; i ghiacciai della Scandinavia e delle isole Svalbard hanno registrato i tassi di perdita di massa più elevati mai registrati.
– Incendi boschivi: a settembre, gli incendi in Portogallo hanno bruciato circa 110.000 ettari (1100 km²) in una sola settimana, pari a circa un quarto della superficie bruciata annuale in Europa. Si stima che circa 42.000 persone siano state colpite da incendi boschivi nel continente. 

Se a livello globale il 2024 è stato l’anno più caldo mai registrato, e gli ultimi 10 anni sono stati i più caldi, con la temperatura media annua della superficie del mare sopra gli oceani non polari che ha raggiunto un livello record, l’Europa, a partire dagli anni ’80, si sta riscaldando a una velocità doppia rispetto alla media globale, diventando il continente con il riscaldamento più rapido sulla Terra. Le ondate di calore stanno diventando più frequenti e intense e l’Europa meridionale sta attraversando siccità diffuse. I ghiacciai in tutte le regioni europee continuano a sciogliersi. Sono stati osservati cambiamenti nel modello delle precipitazioni, incluso un aumento dell’intensità degli eventi più estremi, con conseguente aumento dei rischi di inondazioni, come hanno testimoniato alcuni degli eventi più catastrofici osservati nel 2024.

Questo rapporto evidenzia che l’Europa è il continente con il riscaldamento più rapido e che sta subendo gravi conseguenze a causa di eventi meteorologici estremi e cambiamenti climatici – ha osservatola Segretaria Generale della WMO, Celeste SauloOgni ulteriore frazione di grado di aumento della temperatura è importante perché accentua i rischi per le nostre vite, per le economie e per il pianeta. L’adattamento è fondamentale“.

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