Fonti rinnovabili

Energia eolica: cresce in UE, seppure più lenta del necessario

Secondo il report 2024 di WindEurope, l’Associazione che riunisce produttori, fornitori di componenti, istituti di ricerca e associazioni nazionali dell’eolico,  l’energia eolica continua a crescere, ma permangono ostacoli che frenano il suo potenziale, mettendo a rischio gli obiettivi al 2030 ed anche quelli correlati alla nuova strategia UE Clean Industrial Deal, per la decarbonizzione e l’elettrificazione delle industrie.

Nel corso del 2024 l’Europa ha installato 16,4 GW di nuova capacità eolica, di cui 12,9 GW all’interno dell’UE. Tuttavia, questo volume risulta ancora insufficiente per garantire la sicurezza energetica dell’UE, essendo ben al di sotto della crescita necessaria per rispettare gli impegni ambientali e industriali. Tra i principali ostacoli che frenano il settore emerge la lentezza nei processi autorizzativi, il lento sviluppo della rete di distribuzione e un livello di elettrificazione ancora troppo basso. Per il Clean Industrial Deal dell’UE, che prevede il ruolo essenziale dell’elettrificazione e la necessità di accelerare la decarbonizzazione nazionale, l’energia eolica costituisce il pilastro per una produzione nazionale, competitiva e scalabile.

È quanto rileva “Wind energy in Europe. 2024 Statistics and the outlook for 2025-2030, pubblicato da WindEurope, l’Associazione con sede a Bruxelles che riunisce produttori, fornitori di componenti, istituti di ricerca e associazioni nazionali dell’eolico, con l’obiettivo di diffondere l’uso di energia dal vento in Europa, che fornisce i dati relativi alle installazioni dello scorso anno e le previsioni al 2025-2030.

Ne emerge che l’Europa ha installato 16,4 GW di nuova capacità eolica nel 2024, dei quali in UE 12,9 GW. L’84% della nuova capacità eolica costruita in Europa lo scorso anno era onshore. 2,6 GW di nuova capacità eolica offshore sono stati collegati alla rete. Nel complesso l’Europa ha ora 285 GW di capacità eolica, 248 GW onshore e 37 GW offshore. L’UE-27 rappresenta 231 GW della capacità installata totale, 210 GW onshore e 21 GW offshore.

La quota di energia eolica nel consumo di elettricità in Europa era del 20%. In Danimarca era del 56%. Altri 8 Paesi hanno prodotto almeno un quarto della loro elettricità dall’energia eolica, tra cui Germania, Regno Unito e Paesi Bassi.

Sono stati finalizzati 32 miliardi di euro di investimenti in nuovi parchi eolici che saranno costruiti nei prossimi anni. Si tratta di 20 GW di nuova capacità.

Nelle aste governative, l’Europa ha assegnato più capacità eolica nuova che mai. I 37 GW assegnati (29 GW nell’UE) sono in teoria una buona notizia per la futura transizione energetica. WindEurope prevede che in Europa siano installati 187 GW di nuova energia eolica tra il 2025 e il 2030, dei quali 140 GW nell’UE. Ma senza l’accelerazione nelle autorizzazioni e l’espansione della rete da parte dei Governi, molti di questi progetti subiranno dei ritardi.

L’energia eolica in Europa continua a crescere, ma solo alla metà del tasso di cui abbiamo bisogno – ha affermato l’Amministratore delegato di WindEurope, Gilles DicksonSi sta perdendo un’enorme opportunità. Ogni turbina eolica costruita in Europa contribuisce ad abbassare i prezzi dell’elettricità per aziende e famiglie. Tre cose ci stanno frenando: macchinose autorizzazioni, lenta costruzione della rete e insufficiente elettrificazione“.

Secondo WindEurope, l’UE ha delle nuove eccellenti regole di autorizzazione, ma la maggior parte dei paesi non le applica ancora.

Il riferimento è alla nuova Direttiva RED III che fornisce nuove norme per semplificare e abbreviare le procedure di autorizzazione sia per i progetti di energia rinnovabile sia per i progetti infrastrutturali necessari per integrare la capacità aggiuntiva nel sistema elettrico, includendo  limiti temporali chiari per le procedure di rilascio delle autorizzazioni mirate a tecnologie o tipologie specifiche di progetti. Inoltre, introduce la presunzione che i progetti di energia rinnovabile, lo stoccaggio e la relativa infrastruttura di rete siano di interesse pubblico primario. Esiste anche l’obbligo per gli Stati membri di progettare “aree di accelerazione delle energie rinnovabili” in cui i progetti possono beneficiare di scadenze più brevi per le autorizzazioni, dati i bassi impatti ambientali. La scadenza per recepire queste disposizioni nel diritto nazionale era il 1° luglio 2024, eppure a tutt’oggi 8 Paesi dell’UE, tra cui l’Italia, non hanno adeguatamente la direttiva nel diritto nazionale, tant’è che la Commissione UE, nel pacchetto di infrazioni dello scorso febbraio ha inviato loro un parere motivato, l’anticamera del deferimento alla Corte di giustizia europea.

La corsa settimana, la Commissione UE ha presentato il Clean Industrial Deal, la nuova strategia per aumentare la competitività dell’economia dell’UE, che sottolinea che l’elettrificazione sarà essenziale per la competitività dell’Europa. Il tasso di elettrificazione nell’UE è rimasto invariato negli ultimi 10 anni, a meno del 25%. La Cina ha ora superato questo livello, consolidando il suo vantaggio competitivo.

Il Clean Industrial Deal è chiaro: l’elettrificazione basata sull’energia prodotta in casa è la strada da percorrere per aumentare la competitività industriale dell’UE – ha affermato Pierre Tardieu, Chief Policy Officer di WindEurope – Vi si afferma che accelerare l’autorizzazione per le energie rinnovabili e l’espansione della rete è essenziale e che la Banca europea per gli investimenti lancerà anche una serie di nuovi strumenti finanziari per incrementare la produzione di apparecchiature di rete e ridurre i rischi degli accordi di acquisto di energia rinnovabile“.

I principali settori dell’economia europea prevedono un aumento significativo della domanda di elettricità fino al 2040, molti dei quali stanno bussando alla porta del settore eolico, tra cui i prodotti chimici che prevedono la loro domanda di elettricità aumentare da 195 TWh nel 2030 a 290 TWh nel 2040. Il cemento prevede un aumento da 32 TWh nel 2030 a 76 TWh nel 2040. E il settore dell’alluminio, già altamente elettrificato, prevede di crescere da 70 TWh a 100 TWh.

L’eolico è in una posizione unica per soddisfare questa crescente domanda, considerando la sua scalabilità e i fattori di elevata capacità. 1 GW di eolico fornisce il doppio dell’elettricità di 1 GW di solare. Un’implementazione eolica sostenuta nell’UE negli anni ’30 (30 GW all’anno, di cui 20 GW di eolico onshore e 10 GW di eolico offshore) consentirebbe all’eolico di quasi quadruplicare la sua produzione di elettricità rispetto a oggi, erogando 1.830 TWh entro il 2040.

Il settore sta attualmente investendo più di 10 miliardi di euro per costruire nuove fabbriche per pale, torri, cavi e sottostazioni offshore, o per espandere quelle esistenti.

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