La Camera dei Deputati ha approvato in via definitiva la proposta di Legge costituzionale che modifica gli articoli 9 e 41 della Costituzione italiana inserendo la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi nell’interesse delle future generazioni.
Con l’approvazione l’8 febbraio 2022 dei due terzi dei componenti (un solo voto contrario e 6 astenuti) della Camera dei Deputati, la proposta di Legge costituzionale, il Parlamento italiano ha introdotto la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi nei Principi fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana.
Si è così concluso l’iter delle quattro letture necessarie per modificare la Costituzione, che prevede un doppio passaggio nei due rami del Parlamento, avendo in precedenza il testo superato il doppio voto al Senato (9 giugno 2021 e 3 novembre 2021) e già uno alla Camera (12 ottobre 2021).
Finalità della modifica, è in primo luogo quella di dare articolazione al principio della tutela ambientale, ulteriore rispetto alla menzione della “tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e dei beni culturali” previsto dall’articolo 117, secondo comma della Costituzione (introdotto con la riforma del Titolo V approvata nel 2001, nella parte in cui enumera le materie su cui lo Stato abbia competenza legislativa esclusiva).
Il provvedimento interviene sugli articoli 9 e 41 della Carta costituzionale.
In particolare:
– all’articolo 9, nell’ambito dei principi fondamentali, accanto alla “Tutela il paesaggio e il patrimonio storico-artistico della Nazione”, viene aggiunto il comma “Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali”;
– all’articolo 41 dopo “L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana,” viene aggiunto “alla salute, all’ambiente”. “La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali”, si aggiunge “e ambientali”.
Le modifiche introdotte, infine, stabiliscono una clausola di salvaguardia per l’applicazione del principio di tutela degli animali negli Statuti speciali delle Regioni Sardegna, Sicilia, Friuli Venezia Giulia e Valle d’Aosta e delle Province autonome di Trento e Bolzano.
Soddisfazione per il risultato conseguito è stata espressa sia da organismi istituzionali che da associazioni ambientaliste.
“Penso che sia una giornata epocale – ha commentato commenta il Ministro della Transizione Ecologica (MiTE), Roberto Cingolani, presente in aula a Montecitorio al momento del voto – È giusto che la tutela dell’ambiente, della biodiversita e degli ecosistemi diventi un valore fondante della nostra Repubblica, è un passaggio imprescindibile per un Paese come l’Italia che sta affrontando la propria transizione ecologica. Per le azioni che facciamo oggi e per le conseguenze che ci saranno in futuro sulle prossime generazioni, questa conquista è fondamentale e ci permette di avere regole ben definite per proteggere il nostro pianeta”.
“Il voto di oggi rappresenta un fatto storico – ha dichiarato Donatella Bianchi, Presidente del WWF Italioa – Finalmente la tutela dell’ambiente diventa un principio fondamentale della Repubblica a cui la legislazione futura si dovrà ispirare e a cui la legislazione passata si dovrà adeguare. Questa modifica costituzionale è un primo importantissimo passo che armonizza il nostro sistema con i principi formulati a livello europeo e internazionale e fatti propri dalla giurisprudenza costituzionale, di legittimità e di merito. Per dare concretezza a questi passaggi è ora necessario definire un sistema normativo organico e innovativo a tutela della natura d’Italia Il nuovo assetto costituzionale rafforza significativamente il principio della sostenibilità, sin qui trattato solo in termini di dottrina e giurisprudenza, e crea il presupposto per aumentare il livello di salvaguardia del capitale naturale che costituisce la base insostituibile di tutte le nostre attività anche economiche”.