Il Pacchetto “Unione delle competenze” (una Comunicazione, un Piano d’azione per le competenze di base e un Piano strategico per l’istruzione STEM) segna un passo in avanti verso il rafforzamento della competitività dell’UE, migliorando il livello delle competenze di base e avanzate, consentendo alle persone di aggiornare regolarmente le proprie competenze e acquisirne di nuove, facilitando le assunzioni da parte delle imprese, e sviluppando e trattenendo i migliori talenti.
Per rispondere alle nuove sfide e rimanere competitiva l’UE ha bisogno di persone qualificate. Tuttavia, con l’evoluzione dei requisiti lavorativi, molti lavoratori faticano a tenere il passo e le aziende non riescono a trovare i talenti giusti. Queste lacune in termini di competenze e manodopera ostacolano la competitività europea.
Per migliorare l’istruzione, la formazione e l’apprendimento permanente di alta qualità. a sostenere lo sviluppo di sistemi di istruzione, formazione e competenze di qualità, inclusivi e adattabili per aumentare la competitività dell’UE, la Commissione europea ha adottato la Comunicazione “The Union of Skills”.
L’iniziativa era stata annunciata lo scorso luglio al Parlamento europeo dalla Presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen nelle Linee programmatiche per il nuovo mandato: “[…] istituiremo un’Unione delle competenze, incentrata sugli investimenti, sull’istruzione degli adulti e l’apprendimento permanente, sul mantenimento delle competenze e sul riconoscimento dei diversi tipi di formazione per consentire alle persone di lavorare ovunque nell’Unione. Al riguardo sarà fondamentale integrare nell’istruzione e nelle carriere l’apprendimento permanente come anche sostenere la formazione e le prospettive professionali degli insegnanti. Ci concentreremo sul miglioramento delle competenze di base e proporremo un piano strategico per l’istruzione in ambito scientifico, tecnologico, ingegneristico e matematico (STEM), teso ad affrontare il problema del preoccupante calo delle prestazioni, e la mancanza di insegnanti qualificati, in questi settori. Il piano dovrebbe coinvolgere un maggior numero di ragazze e donne nell’istruzione e nelle carriere dei settori STEM”.
Inoltre, la Bussola per la Competitività, adottata in gennaio, aveva indicato “la promozione delle competenze e dei posti di lavoro di qualità” come una delle misure chiave affinché l’Europa possa riconquistare la propria competitività e garantire la propria prosperità.
La Commissione sottolinea che l’Europa è ritardo per quanto riguarda l’acquisizione delle competenze di base, come denunciato dall’indagine PISA (Programme for International Student Assessment) dell’OCSE. I risultati ottenuti dai quindicenni in matematica, lettura e scienze sono peggiorati e confermano una tendenza al ribasso. Analogamente, quasi la metà dei giovani europei non dispone delle competenze digitali di base.

Per superare tali ostacoli, l’Unione delle Competenze si propone di:
– fornire livelli più elevati di competenze di base, ad esempio attraverso il progetto pilota di supporto alle competenze di base;
– offrire agli adulti opportunità permanenti di migliorare e riqualificare regolarmente le proprie competenze, ad esempio attraverso un progetto pilota di garanzia delle competenze;
– facilitare il reclutamento da parte delle imprese in tutta l’UE, ad esempio attraverso un’iniziativa per la trasferibilità delle competenze;
– attrarre e trattenere le competenze e i talenti necessari nell’economia europea, ad esempio attraverso l’azione “Scegli l’Europa” per attrarre i migliori talenti a livello mondiale;
– avere una solida base di governance, basata sul nuovo Consiglio europeo di alto livello per le competenze che sarà informato da un Osservatorio europeo sull’analisi del fabbisogno di competenze.
Dai bambini a scuola a coloro che raggiungono la pensione, questa iniziativa fornirà alle persone di tutta Europa le competenze necessarie per prosperare. Incoraggerà inoltre la trasferibilità delle competenze in tutto il continente attraverso la libera circolazione della conoscenza e dell’innovazione.

“L’Unione delle Competenze è la nostra strategia per aiutare le persone a rimanere all’avanguardia in un mondo in rapida evoluzione e a mantenere un’Europa competitiva ed equa – ha affermato Roxana Mînzatu, Vicepresidente esecutiva per i diritti sociali e le competenze, i posti di lavoro di qualità e la preparazione –Noi, in Europa, mettiamo le persone al primo posto perché il successo di ogni persona nell’apprendimento, nel lavoro e nella vita è essenziale per la competitività e per un’Unione stabile e resiliente”.
La Comunicazione è accompagnata da un Piano d’azione sulle competenze di base e da un Piano strategico per l’istruzione STEM.
Il Piano d’azione sulle competenze di base definisce le misure a breve e medio termine che l’UE e i Paesi membri devono adottare per migliorare le competenze di base in lettura, matematica, scienze, digitale e cittadinanza e promuovere l’eccellenza, fin dalla prima infanzia e attraverso tutte le fasi dell’istruzione scolastica e dell’apprendimento degli adulti.
Il Piano mira a:
– potenziare l’insegnamento e l’apprendimento delle competenze di base;
– supportare gli educatori;
– abilitare ambienti di supporto.
Aree chiave di azione:
– mettere in luce e collegare scuole e pratiche innovative per lo sviluppo delle competenze di base:
– sfruttare le opportunità dell’istruzione digitale;
– dare priorità alle competenze di base nell’istruzione e nella formazione professionale (IFP);
– aumentare le opportunità di apprendimento non formale per gli adulti;
– concentrarsi sul rendere la professione di insegnante più attraente;
– rendere più efficaci la formazione e il supporto degli insegnanti;
– rafforzare la condivisione delle conoscenze e delle buone pratiche;
– sfruttare le potenzialità del volontariato;
– aumentare la capacità di lettura nell’UE
Prossimo passo: introduzione del programma di supporto alle competenze di base
Nel 2026, la Commissione UE collaborerà con i Paesi membri per sperimentare il programma di sostegno alle competenze di base. Il programma mira ad affrontare le carenze nelle competenze di base tra i bambini, in modo che ogni bambino possa raggiungere un livello adeguato di competenze di base entro la fine della scuola dell’obbligo.
Ulteriori azioni complementari al programma di supporto alle competenze di base saranno rivolte agli studenti, agli educatori e agli ambienti di supporto per l’acquisizione delle competenze di base.

Con il Piano strategico per l’istruzione STEM la Commissione UE propone una serie di nuovi obiettivi entro il 2030:
– la quota di studenti con scarsi risultati in alfabetizzazione, matematica, scienze e competenze digitali dovrebbe essere inferiore al 15%, mentre la quota di studenti con ottimi risultati in alfabetizzazione, matematica e scienze dovrebbe essere almeno del 15%;
– la quota di studenti iscritti a discipline STEM nell’istruzione e formazione professionale iniziale di livello medio dovrebbe essere almeno del 45%, con almeno 1 studente su 4 di sesso femminile;
– la quota di studenti iscritti a corsi STEM nell’istruzione superiore deve essere almeno del 32%, con almeno 2 studenti su 5 donne;
– la quota di studenti iscritti a programmi di dottorato in ICT dovrebbe essere almeno del 5%, con almeno 1 studente su 3 di sesso femminile.
Costruire solide basi attraverso l’istruzione e la formazione
L’istruzione e la formazione svolgono un ruolo essenziale nella creazione di posti di lavoro e vite di qualità; ad esempio, sosterremo le competenze in alfabetizzazione, matematica, scienze, competenze digitali e cittadinanza attraverso il progetto pilota del programma di sostegno alle competenze di base . Insieme agli Stati membri, la Commissione svilupperà e sosterrà finanziariamente un quadro di misure di intervento efficaci (come allerta precoce, monitoraggio, supporto personalizzato, reti). Questo programma, rivolto ai bambini e ai giovani che hanno difficoltà ad acquisire competenze di base, migliorerà i loro livelli di rendimento.
Aggiornamento e riqualificazione regolari come nuova norma
Nelle nostre economie in evoluzione, lo sviluppo di nuove competenze dovrebbe diventare una componente ricorrente ed essenziale della vita professionale delle persone.
La Commissione svilupperà un Progetto pilota di Garanzia delle Competenze, per offrire ai lavoratori coinvolti in processi di ristrutturazione o a rischio di disoccupazione l’opportunità di sviluppare ulteriormente la propria carriera in un’altra azienda o in un altro settore.
L’UE semplificherà e rafforzerà le accademie delle competenze dell’UE che forniscono le competenze necessarie alle imprese per la transizione verde e il Clean Industrial Deal, adottato lo scorso febbraio.
Favorire la libera circolazione delle persone qualificate
Il pieno potenziale del mercato unico sarà liberato dalla circolazione delle competenze. Per offrire maggiori opportunità a lavoratori e imprese, un’iniziativa per la portabilità delle competenze renderà più facile il riconoscimento e l’accettazione di competenze e qualifiche in tutta l’UE, indipendentemente dal luogo in cui sono state acquisite. L’iniziativa promuoverà l’uso di credenziali digitali.
Rendere l’UE una calamita per i talenti
L’Unione delle competenze rafforzerà la capacità dell’UE di attrarre, sviluppare e trattenere talenti chiave, sia all’interno dell’UE che in tutto il mondo. Ad esempio, la Commissione lancerà un bando pilota delle azioni Marie Skłodowska-Curie intitolato “Scegli l’Europa“, con una dotazione di bilancio di 22,5 milioni di euro, per attrarre i migliori talenti a livello mondiale offrendo eccellenti condizioni di lavoro e di occupazione in ambito scientifico e prospettive di carriera.
Inoltre, una volta approvata dal Parlamento e dal Consiglio, la Commissione istituirà un bacino di talenti dell’UE per il reclutamento di personale extra-UE a tutti i livelli di competenza, in particolare nelle professioni che presentano gravi carenze. Quest’anno verrà presentata una strategia in materia di visti per sostenere ulteriormente l’arrivo di studenti di alto livello, lavoratori qualificati e ricercatori.
Una nuova governance forte
Per realizzare l’Unione delle competenze saranno necessari una responsabilità collettiva, maggiore ambizione, investimenti e un’efficace attuazione delle riforme. A tal fine, l’Unione delle competenze si baserà su una governance solida, supportata da un Osservatorio europeo di intelligence sulle competenze. L’osservatorio fornirà dati e previsioni sulle competenze e consentirà di lanciare segnali di allerta precoce in merito alla carenza di competenze in settori critici o strategici.
Un nuovo Comitato europeo di alto livello per le competenze riunirà operatori dell’istruzione e della formazione, dirigenti aziendali e parti sociali per fornire ai responsabili politici dell’UE una visione completa sulle competenze. Basandosi sull’Osservatorio, il Comitato garantirà una visione coordinata e l’individuazione delle azioni coraggiose necessarie per rafforzare il nostro capitale umano.
Poiché il capitale umano, l’istruzione e le competenze sono questioni fondamentali per garantire la competitività europea, la Commissione intende introdurre una nuova Raccomandazione UE-27 sull’istruzione e le competenze nel ciclo del semestre europeo, per orientare gli Stati membri e gli attori pertinenti.