Ad Urbanpromo è stata presentata la Strategia “ITI Waterfront di Ancona 3.0” dedicata a sviluppo e rigenerazione urbana sostenibile dell’area del porto storico di Ancona.
Nella consapevolezza della grande ricchezza che possono costituire i waterfront per le città di mare, a Urbanpromo, la Manifestazione nazionale sulla rigenerazione urbana organizzata dall’Istituto Nazionale di Urbanistica e da Urbit, sono stati presentati importanti progetti sulle città porto.
Tra questi, quello del Comune di Ancona che, in coerenza coni temi emersi dal processo StrategicAncona2025 – Piano Strategico della Città, ha individuato nel programma ITI Waterfront di Ancona 3.0, lo strumento per implementare un processo di Rigenerazione Urbana incentrato sul frontemare del porto storico, finalizzato a trasformare Ancona da città sul mare a città di mare contemporanea.
La Strategia di Sviluppo e Rigenerazione Urbana nSostenibile ITI Waterfront di Ancona 3.0 intende costruire intersezioni di interessi e coalizioni di sviluppo che mirino al perseguimento dei seguenti obiettivi:
– indurre nuovo senso di identità e appartenenza da parte della comunità;
– intercettare esigenze e progettualità di quei soggetti in grado di interpretare le dinamiche sociali ed economiche contemporanee;
– valorizzare il patrimonio storico-culturale anconetano in relazione al porto ed al rapporto con il mare;
– incentivare reti di collaborazione tra soggetti ad alta intensità di conoscenza operanti sul territorio per lo sviluppo di tecnologie innovative applicate a tematiche legate al mare, al porto e alla città storica;
– sperimentare azioni concrete volte all’incremento della qualità urbana in chiave di sostenibilità ambientale.
“Attorno al rapporto con il mare abbiamo costruito tutta la progettualità di medio termine della città – ha affermato il Sindaco, Valeria Mancinelli – In particolar modo i 5 grandi progetti per i quali siamo riusciti anche a conquistare i fondi. Si tratta di progetti che interessano tutto il golfo della città di Ancona cioè tutto l’arco della zona dove la città entra in rapporto con il mare nelle sue diverse declinazioni”.
La strada per ottenere le risorse necessarie è stata indicata dalla Regione Marche che, all’interno della cornice definita dalle norme UE e dall’Accordo di Partenariato, ha individuato negli Investimenti Territoriali Integrati (ITI), previsti dalla Politica di Coesione dell’UE, che consentono agli Stati membri di implementare programmi operativi in modo trasversale e di attingere a fondi provenienti da diversi assi prioritari di uno o più programmi operativi per assicurare l’implementazione di una strategia integrata per un territorio specifico, lo strumento più adeguato per sostenere azioni integrate in grado di massimizzare gli impatti e le ricadute nelle aree urbane.
L’ente regionale ha, pertanto, attivato nel 2016 un Bando rivolto ai Capoluoghi di provincia finalizzato a selezionare 3 proposte di strategie urbane finanziabili con un contributo pari all’80% dell’investimento totale. Dalla scelta del Comune di Ancona di partecipare al Bando è nato il programma ITI Waterfront di Ancona 3.0.
L’ITI Waterfront attiva un investimento complessivo di circa 7,7 milioni di euro (di cui oltre 6 da parte della Regione) e ha visto la definizione di un partenariato interistituzionale che coinvolge Comune di Ancona, Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale, Soprintendenza Beni Architettonici, Paesaggio e Archeologia delle Marche e Istituto per le Ricerche Biologiche e per le Biotecnologie (CNR-IRBIM).
L’avvio e una parte decisiva del progetto sono costituiti dai lavori per la nuova illuminazione. Quella del porto interessa il percorso che dall’arco di San Primiano raggiunge la base della lanterna e alcuni tratti delle mura. Oltre a questa la nuova illuminazione della parte urbana che si snoderà da Porta Pia attraverso via XXIX settembre, via della Loggia e fino al Lungomare Vanvitelli e interesserà anche parte del centro storico, dalla Cattedrale di San Ciriaco, allo scalone san Francesco risalendo per via Pizzecolli. Sarà articolata con pali illuminanti nel lungomare e con pesate nel percorso del centro storico. Il progetto prevede l’affiancamento della illuminazione pubblica a quella monumentale per favorire una visione unitaria attraverso l’uso della luce artificiale e la valorizzazione delle emergenze architettoniche. Parte dell’intervento è costituita dalla riduzione dei consumi
“Abbiamo adesso la possibilità di proseguire il lavoro di restituzione agli anconetani di un luogo molto importante della Città, attraverso la valorizzazione degli scavi archeologici e un’illuminazione spettacolare che dalla passeggiata arriva alla spina dei corsi – ha sottolineato l’Assessore comunale al Porto e al Piano strategico, Ida Simonella – Avremo un urban center e tanto altro ancora. È una vittoria della Città perché nata da un’ampia consultazione dei cittadini”.