Cibo e alimentazione

Alimenti a base vegetale: in Italia sono cresciuti del 9% nel 2022

L’analisi di GFI Europe su dati NielsenIQ evidenzia che le vendite al dettaglio di alimenti a base vegetale in Europa sono aumentate negli ultimi anni con l’arrivo sul mercato di nuovi prodotti e innovazioni e in Italia ha raggiunto la cifra di 680,9 milioni di euro, collocando il nostro Paese al 3° posto nella classifica dei paesi europei.

Le vendite di alimenti a base vegetale in Europa sono cresciute nel 2022 del 6% e del 22% tra il 2020 e il 2022, raggiungendo la cifra record di 5,7 miliardi di euro.

È quanto rilevato dall’analisi Europe plant-based food retail market insights” commissionata alla società di ricerche di mercato NielsenIQ, da Good Food Institute (GFI) Europe, una Ong che promuove alternative vegetali e cellulari ai prodotti animali per ridurre gli impatti ambientali.

Una ricerca condotta dall’Università di Oxford e pubblicata su Science ha evidenziato che sarebbe impossibile conseguire l’obiettivo dell’Accordo di Parigi di limitare il riscaldamento globale a +1,5-2 °C senza la riduzione delle emissioni del sistema alimentare e i cambiamenti nel modo in cui viene prodotto il cibo.

Secondo GFI Europe, lo spostamento globale verso diete a base vegetale ha innescato una rivoluzione nell’industria alimentare, con i principali produttori e rivenditori di alimenti che hanno imboccato la via del cambiamento. In Europa, le vendite al dettaglio di alimenti a base vegetale sono aumentate negli ultimi anni con l’arrivo sul mercato di nuovi prodotti e innovazioni, consentendo a un maggior numero di consumatori di acquistare carne, pesce, uova e latticini di nuova generazione a base vegetale che sono competitivi con i prodotti animali in termini di gusto, prezzo e convenienza, nonostante nel 2022 ci sia stata una decelerazione della crescita rispetto al 2021 per effetto di venti economici contrari, quali la guerra in Ucraina, le tensioni commerciali globali e l’inflazione.

L’analisi si basa sui dati riportati da NielsenIQ per il totale delle categorie di prodotti vegetali, il totale di prodotti lattiero-caseari e il totale di carne preconfezionata per i periodi di 52 settimane, 104 settimane e 156 settimane che sono terminati il 31 dicembre 2022, per i mercati di Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Spagna, Svezia e Regno Unito.

Le vendite di prodotti vegetali nella categoria della carne sono rimaste forti 
– Il rapporto ha rilevato che le vendite unitarie di carne a base vegetale sono cresciute del 21% dal 2020 al 2022, mentre le vendite unitarie di carne convenzionale sono diminuite dell’8% nello stesso periodo.
– La categoria è stata meno colpita dall’inflazione nel 2022, con i prezzi della carne di origine vegetale in aumento dell’1% mentre i prezzi della carne convenzionale sono aumentati dell’11%. 
– Il valore delle vendite di carne di origine vegetale è aumentato del 3% lo scorso anno, una decelerazione del tasso di crescita dopo un forte 2021, quando le vendite sono cresciute del 16% a 1,96 miliardi di euro.

Il latte vegetale è stata la categoria più sviluppata
Il rapporto ha rilevato che il latte vegetale è la categoria più sviluppata, che ora rappresenta l’11% del mercato globale del latte, con vendite in crescita del 19% tra il 2020 e il 2022 – quasi il doppio rispetto al latte convenzionale – per raggiungere i 2,21 miliardi di euro l’anno scorso.
– Mentre le vendite di unità di latte vegetale sono cresciute del 20% tra il 2020 e il 2022, le vendite di unità di latte convenzionale sono diminuite del 9% nello stesso periodo.
– Questa categoria è stata meno colpita dall’inflazione, con i prezzi del latte vegetale in aumento dell’1% lo scorso anno, mentre il latte convenzionale è aumentato del 17%.
– Le vendite di formaggi vegetali sono aumentate del 102% tra il 2020 e il 2022 nei paesi in cui erano disponibili i dati, oltre 10 volte di più rispetto ai formaggi convenzionali, raggiungendo i 144 milioni di euro
– Mentre le vendite unitarie di formaggio vegetale sono cresciute del 153% in questo periodo, le vendite unitarie di formaggio convenzionale sono diminuite del 4%. 
– Questa è stata un’altra categoria meno colpita dall’inflazione, con i prezzi dei formaggi vegetali in calo del 3% lo scorso anno, mentre i formaggi convenzionali sono aumentati del 12%.

Altre categorie
– Le vendite unitarie di yogurt vegetale sono cresciute del 16% tra il 2020 e il 2022, mentre le vendite di yogurt convenzionale sono diminuite del 4%. Il prezzo medio dello yogurt vegetale è aumentato del 2%, mentre i prezzi dello yogurt convenzionale sono aumentati del 10% lo scorso anno.
– Le vendite unitarie di frutti di mare a base vegetale sono aumentate di oltre il 300% in questo periodo. Sebbene questa sia la categoria in più rapida crescita, rimane la meno sviluppata, con vendite di soli 43 milioni di euro nel 2022, ma il prezzo medio per unità è diminuito del 4% lo scorso anno. 
– Avanzamenti anche in categorie come creme vegetali, gelati e piatti pronti – che hanno visto aumentare i valori di vendita del 79% dal 2020 al 2022.

Queste cifre mostrano che l’appetito dell’Europa per gli alimenti a base vegetale continua a crescere, ma queste opzioni sostenibili rappresentano ancora una piccola parte del mercato – ha dichiarato Carlotte Lucas, Senior Corporate Engagement Manager presso GFI Europe – Le aziende e i governi europei hanno un ruolo fondamentale da svolgere nel supportare i consumatori a fare scelte più sostenibili. Le aziende devono continuare a investire nell’innovazione dei prodotti per sviluppare opzioni vegetali deliziose e convenienti, i governi devono investire nella ricerca e nelle infrastrutture di cui abbiamo bisogno per ridurre i prezzi e migliorare la qualità delle opzioni a base vegetale, al fine di raggiungere i loro obiettivi climatici e migliorare la sicurezza alimentare“.

Inoltre, sono state osservate notevoli variazioni tra i Paesi in termini di crescita e popolarità della categoria. 
Dall’analisi dei dati di NielsenIQ, GFI Europe ha rilevato che In Italia le vendite di alimenti a base vegetale sono cresciute del 9% nel 2022, raggiungendo la cifra di 680,9 milioni di euro e piazzandosi al 3° posto nella classifica dei paesi europei con più alto fatturato di prodotti alimentari di origine vegetale, preceduta da Germania e Regno Unito.

Il latte vegetale si dimostra essere l’alimento sempre più ricercato dai consumatori italiani: infatti, ha registrato un incremento del 18% tra il 2020 e il 2022 e solo nel 2022 il ricavato in euro di questi prodotti è stato di 310,4 milioni di euro, guadagnandosi il 1° posto nella classifica degli alimenti di origine vegetale più acquistati. Oggi, l’Italia si qualifica al 3° posto nella classifica dei paesi con più alto ricavo ottenuto dalla vendita di latte vegetale in Europa, dopo Germania e Spagna. In particolare, il latte di soia è il leader indiscusso della categoria, rimanendo il più scelto dai consumatori con il 31% delle vendite nel 2022, seguito da latte di avena (23%) e latte di mandorla (19%).

Anche le vendite di carne di origine vegetale hanno registrato una grande crescita, aumentando del 40% tra il 2020 e il 2022 e piazzando l’Italia al 4° posto nella classifica dei paesi europei con il più alto fatturato di carne di origine vegetale. Solo nel 2022, in Italia, le vendite di carne vegetale sono arrivate ad un totale di 168,4 milioni di euro. I prodotti più popolari sono i prodotti a base di carne lavorata (ad esempio hamburger, carne macinata, salsicce, crocchette vegetali), che rappresentano il 94% delle vendite in euro, seguiti dai salumi (6%).

Una categoria che ha riscosso un grande successo nel triennio 2020-2022 è quella dei piatti pronti di origine vegetale, che include pasti preparati refrigerati, a lunga conservazione e surgelati, tra cui panini, lasagne e piatti a base di verdure, la cui vendita è aumentata del 58%.Tra gli altri alimenti di origine vegetale che hanno registrato un aumento grazie al crescente interesse dei consumatori italiani si attesta lo yogurt, le cui vendite tra il 2020 e il 2022 sono aumentate del 13%, i dessert (12%) e il gelato (8%).

In copertina: foto di Daniel Macey su Unsplash

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