Sostenibilità

Sistemi produzione e consumo: EEA per riflessione a lungo termine

Un Rapporto previsionale dell’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA) esamina come potrebbero evolversi i sistemi alimentari, energetici e di mobilità e l’ambiente costruito in Europa, che mira a rafforzare l’uso della previsione strategica e dell’anticipazione per comprendere meglio i rischi e le minacce future e i loro effetti a cascata.

Come soddisferemo i nostri bisogni di cibo, alloggio, energia e mobilità nel 2050?
Quali importanti sconvolgimenti – dai disordini globali al collasso climatico o al collasso digitale – potrebbero rimodellarli?
E come possiamo proteggere questi vitali sistemi di produzione e consumo da eventuali sconvolgimenti futuri? 

A queste domande cerca di offrire un quadro esplorativo il RapportoImagining a sustainable Europe in 2050: Exploring implications for core production and consumption systems” che l’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA) ha pubblicato oggi 10 aprile 2025, che esamina come potrebbero evolversi i sistemi alimentari, energetici e di mobilità in Europa, nonché l’ambiente edificato, prendendo in considerazione 4 futuri immaginati, o “immaginari”, sviluppati dall’Agenzia e dalla sua rete Eionet, ed esplorando come i sistemi chiave europei potrebbero evolversi in base a ciascun possibile futuro. Tali sistemi, essenziali per soddisfare i bisogni primari degli europei, determinano anche notevoli pressioni ambientali e climatiche, rendendo fondamentale analizzare come potrebbero evolversi entro il 2050.

Il rapporto arriva in un momento in cui l’Unione Europea ha appena lanciato la Strategia PreparednessUnion“, volta a rafforzare la capacità dell’Europa di prevenire e rispondere alle minacce emergenti, tra cui i cambiamenti climatici e le catastrofi naturali, che mira a rafforzare l’uso della previsione strategica e dell’anticipazione per comprendere meglio i rischi e le minacce future e i loro effetti a cascata.

Per ogni immaginario viene esplorato un percorso distinto, plasmato da diversi fattori sociali, modelli di governance e ruoli tecnologici. Tra questi: 
– Tecnocrazia per il bene comune: la sostenibilità si raggiunge attraverso il controllo statale a livello nazionale, che dà priorità agli interessi collettivi della società. La tecnologia consente un monitoraggio e un controllo senza precedenti dei sistemi sociali ed ecologici. 
Unità nelle avversità: gli europei rispondono alle gravi crisi ambientali, climatiche ed economiche autorizzando l’UE a utilizzare misure normative rigorose, dall’alto verso il basso e basate sul mercato, per stabilire limiti rigorosamente applicati all’attività economica. 
– Il grande disaccoppiamento: le aziende innovative sono gli attori principali. Il loro successo è dovuto alle innovazioni tecnologiche, soprattutto nella bioeconomia, che consentono di dissociare la crescita del prodotto interno lordo dagli impatti ambientali negativi. 
– Ecotopia: gli attori della società civile hanno portato a un cambiamento nel pensiero e nell’azione collettiva. Le comunità locali si riconnettono alla natura, mentre la tecnologia viene utilizzata con parsimonia per favorire stili di vita sostenibili. I consumi e l’uso delle risorse vengono notevolmente ridotti. 

Messaggi chiave
Per trasformare in realtà la visione a medio (8PPA) e a lungo termine dell’UE (EGD) di “Vivere bene, entro i limiti del nostro Pianeta”, è necessario apportare cambiamenti radicali ai sistemi di produzione e consumo che soddisfino la domanda europea di energia, cibo, mobilità e alloggi. In questo contesto, riflettere collettivamente su un futuro auspicabile contribuisce a infondere speranza e a orientare l’azione.
– Una serie di futuri immaginari, o “immaginari”, sviluppati dall’AEA e dalla sua rete nazionale, Eionet, sono stati utilizzati per esplorare come potrebbe evolversi il futuro dei sistemi di produzione e consumo europei e per individuare sfide e opportunità.
– I principali sistemi di produzione e consumo sono profondamente interconnessi, il che significa che gli interventi in un sistema avranno molteplici effetti a catena sugli altri sistemi.
– Gli ambiti in cui le azioni hanno il potenziale per trasformare i principali sistemi di produzione e consumo verso la sostenibilità presentano in genere una o più delle seguenti caratteristiche: catalizzano profondi cambiamenti in diversi possibili futuri; hanno un impatto su più sistemi; e/o possono essere implementate in più regioni europee.
– Il passaggio a fonti proteiche alternative, l’uso di soluzioni basate sulla natura, la decarbonizzazione della mobilità, la riqualificazione e la ristrutturazione degli edifici esistenti e l’espansione dei sistemi di energia rinnovabile sono solo alcune delle soluzioni individuate nel rapporto come abilitanti della sostenibilità in tutti e 4 i futuri immaginati.
– Per gestire i processi di cambiamento sistemico e costruire la resilienza alle future perturbazioni – dai disordini globali al collasso climatico o al collasso digitale – è necessario rafforzare le capacità sociali in aree chiave: governance collaborativa e anticipatrice; coinvolgimento e creatività della società; connessione con la natura ed empatia; pianificazione territoriale e uso multifunzionale del suolo; intelligenza artificiale e digitalizzazione; e preparazione agli shock, dove la lungimiranza strategica gioca un ruolo centrale.

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