Inquinamenti e bonifiche

Sostanze chimiche sicure e sostenibili: la strada è ancora lunga

Il primo Rapporto congiunto dell’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA) e dell’Agenzia Europea delle Sostanze Chimiche (ECHA), in collaborazione con la Commissione UE, sull’attuale Quadro di indicatori sulle sostanze chimiche, evidenzia che, nonostante progressi, c’è da lavorare molto per conseguire gli obiettivi della Strategia UE in materia di sostanze chimiche per un ambiente sostenibile e privo di sostanze tossiche.

La transizione verso sostanze chimiche più sicure e sostenibili sta progredendo in alcune aree, mentre in altre è appena iniziata […] Dall’analisi comparativa è emerso che è ancora necessario lavorare ulteriormente per ridurre l’impatto delle sostanze nocive sulla salute umana e sull’ambiente”.

È il risultato della prima relazione di sintesi congiunta a livello europeo sul quadro degli indicatori dell’UE per le sostanze chimiche (“EU Indicator Framework for Chemicals”) pubblicata il 17 aprile 2024 e condotta per la prima volta congiuntamente dall’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA) e dall’Agenzia Europea delle Sostanze Chimiche (ECHA), pubblicata il 17 aprile 2024.

Dal Rapporto emerge che nel complesso l’uso delle sostanze chimiche più dannose (in particolare quelle cancerogene, mutagene e tossiche per la riproduzione) è ancora in aumento, seppure più lentamente rispetto alla crescita del mercato delle sostanze chimiche.

Il numero di sostanze chimiche industriali esaminate ai sensi della legislazione dell’UE sulle sostanze chimiche per determinarne la sicurezza è aumentato notevolmente e le autorità ora hanno una conoscenza di gran lunga migliore delle proprietà pericolose delle sostanze chimiche utilizzate in tutta l’UE, il che ha portato a numerose azioni volte a ridurre al minimo e controllare i rischi di diversi gruppi di sostanze.  

Cresce, inoltre, la pressione per evitare l’uso delle cosiddette sostanze problematiche e per attuare i princìpi del quadro europeo di valutazione per sostanze chimiche e materiali “sicuri e sostenibili fin dalla progettazione” definito nella Raccomandazione dell’8 dicembre 2022 della Commissione UE.

È necessario garantire in modo più efficace che i prodotti di consumo non contengano le sostanze più nocive, ad esempio sostanze chimiche che interferiscono con il sistema endocrino e che influiscono negativamente sul sistema ormonale, o sostanze persistenti, bioaccumulabili e tossiche, che presentano un rischio per anni perdurare anche dopo la cessazione del loro utilizzo. Altrettanto necessari sono maggiori dati e informazioni per comprendere meglio l’esposizione umana e ambientale alle sostanze chimiche più dannose e al loro impatto.   

La salute dei cittadini europei e del nostro ambiente dovrebbe essere una priorità e questo primo benchmarking in assoluto dimostra che, sebbene le sostanze chimiche abbiano un ruolo positivo da svolgere nelle nostre vite, sono urgentemente necessarie ulteriori azioni per affrontare i rischi posti dall’uso di sostanze non sicure e non sostenibili sostanze -ha affermato Leena Ylä-Mononen, Direttrice esecutiva dell’EEA – La conoscenza generata da questa valutazione ci aiuterà in futuro a passare a sostanze chimiche sicure e sostenibili”.

Il rapporto fornisce una valutazione generale dei progressi compiuti nell’ambito della Strategia chimica dell’UE per la sostenibilità verso un ambiente privo di sostanze tossiche (CSS) sulla base di una serie di 25 indicatori chiave, pubblicati contestualmente e sviluppati dalle due Agenzie e dalla Commissione UE.

Gli indicatori forniscono informazioni sulle cause e sugli impatti dell’inquinamento chimico nell’UE, che saranno aggiornati regolarmente per monitorare e misurare l’efficacia della legislazione europea sulle sostanze chimiche, accompagnati da 22 Signals per ulteriori approfondimenti (dati qualitativi e/o quantitativi) che possono indicare una tendenza per un fenomeno specifico che si ritiene valga la pena esplorare nonostante una copertura incompleta.

Mappatura degli indicatori e dei segnali del quadro europeo di valutazione per sostanze chimiche rispetto alle 4 fasi del ciclo di vita di una sostanza chimica e le aree tematiche

Dobbiamo accelerare la transizione verso prodotti chimici sicuri e sostenibili – ha dichiarato a sua volta Sharon McGuinness, Direttrice esecutiva dell’ECHA – L’azione delle autorità e dell’industria ha contribuito a ridurre al minimo e controllare i rischi derivanti dalle sostanze chimiche pericolose. Ma dobbiamo aumentare ulteriormente la conoscenza sulle sostanze chimiche e sostenere la gestione del rischio di gruppi di sostanze chimiche per proteggere le persone e l’ambiente”.  

I risultati chiave del Rapporto 

 La transizione verso sostanze chimiche più sicure e sostenibili sta progredendo in alcune aree mentre in altre è appena iniziata.  
-L’azione delle autorità e dell’industria ha contribuito a ridurre al minimo e controllare i rischi derivanti da diversi gruppi di sostanze chimiche pericolose. Sono in corso sforzi per aumentare le conoscenze sui pericoli chimici e sostenere le azioni di gestione del rischio ove necessario.  
I dati disponibili suggeriscono che ci sono poche prove di progressi verso l’eliminazione delle sostanze preoccupanti dai rifiuti e dai materiali secondari. Ciò costituisce un ostacolo alla transizione verso un’economia più circolare.  

Le emissioni di alcune sostanze chimiche nell’acqua e nell’aria sono diminuite a seguito di specifiche normative UE (ad esempio, sulle emissioni industriali) e di azioni internazionali, ma sono necessarie ulteriori misure per raggiungere livelli di concentrazione che non siano dannosi per la salute umana e l’ambiente. Le emissioni dell’industria comportano ancora costi elevati in termini di danni alla salute umana e all’ecosistema.  

– Il biomonitoraggio umano offre l’opportunità di comprendere l’esposizione umana alle sostanze chimiche provenienti da molteplici fonti e quindi i rischi per la salute associati all’inquinamento chimico. In quanto tale, il biomonitoraggio costituisce uno strumento chiave per misurare l’efficacia della legislazione sulle sostanze chimiche nella protezione della salute umana e dell’ambiente.  
 

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