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Energia al cubo: in 3 mesi raccolti 7.400kg di pile portatili

Energia al cubo” l’iniziativa promossa da Erion Energy con la collaborazione di Ancitel, che ha come obiettivo quello di sensibilizzare e incrementare la raccolta di pile portatili esauste, spesso chiuse nei cassetti di casa, nell’edizione 2023 ha coinvolto 15.580 alunni, di 77 scuole di 36 istituti in 20 Comuni di diverse aree geografiche, dimostrando che il coinvolgimento delle giovani generazioni dà vita a nuove sinergie e influenza positivamente le abitudini del contesto familiare e sociale in cui vivono.

Si è appena conclusa l’edizione 2023 di “Energia al Cubo”, l’iniziativa di sensibilizzazione per il corretto conferimento delle pile portatili esauste promossa nelle scuole primarie italiane da Erion Energy, il Consorzio dedicato alla gestione dei Rifiuti di Batterie di Erion, il più importante Sistema multi-consortile italiano di Responsabilità Estesa del Produttore per la gestione dei rifiuti associati ai prodotti elettronici, con la collaborazione di Ancitel Energia e Ambiente.

Il progetto, lanciato a novembre 2023, mirava incrementare il tasso di raccolta delle pile portatili giunte a fine vita, facendo leva sulla sensibilizzazione delle giovani generazioni attraverso un’attività di formazione nelle scuole primarie di 20 Comuni italiani.

L’iniziativa ha coinvolto 15.580 alunni, di 77 scuole di 36 istituti in 5 diverse aree geografiche e 20 Comuni in tutta Italia, con il prezioso supporto delle società di gestione rifiuti competenti: il Comune di Napoli con Asia Napoli S.p.A, la Provincia di Pistoia con Alia Multiutility, il Comune di Vico Equense con SuperEco s.r.l., la Provincia di Napoli con ATO Napoli 1 e infine la Provincia di Monza e Brianza con Gelsia Ambiente.

L’obiettivo è stato più che raggiunto dal momento che in soli tre mesi sono stati raccolti 7.432 kg di rifiuti di batterie, con un risparmio complessivo di quasi 4.000 kg di CO2, pari a quella generata in un anno da un bosco grande come 560 campi da calcio), di 20.660 m3 di acqua (pari a quella presente in 8 piscine olimpioniche) e 201 GJ di energia (pari al consumo medio annuo di 12 famiglie di 4 persone).

I bambini e le loro famiglie hanno potuto sperimentare l’importanza di una corretta raccolta differenziata delle pile portatili grazie anche a incontri formativi per imparare, giocando, i princìpi dell’economia circolare e alla distribuzione della “scatolina gialla” per raccogliere tutte le pile esauste che si trovano disperse in casa (ad esempio, nei vari cassetti) per poi portarle a scuola.

Inoltre, il progetto “Energia al Cubo” ha dato vita a un processo virtuoso: grazie alla collaborazione delle società di gestione rifiuti coinvolte, le colonnine per la raccolta posizionate nelle 77 scuole resteranno a disposizione degli alunni e delle loro famiglie anche dopo la conclusione del progetto, così da consolidare le buone pratiche di riciclo e continuare a contribuire alla tutela dell’ambiente attraverso la partecipazione attiva di ogni cittadino.

Energia al Cubo è la dimostrazione che un sincero impegno per l’ambiente può dar vita a sinergie e azioni virtuose – ha affermato Laura Castelli, Direttore Generale di Erion Energy – Per Erion Energy informare e sensibilizzare i bambini e le loro famiglie è una priorità. Non solo perché in Italia si raccolgono ancora troppe poche pile esauste, ma perché crediamo che sia fondamentale dare una risposta concreta alle nuove generazioni. Energia al Cubo è un progetto in cui i bambini sono sin da subito i veri protagonisti, capaci non solo di dare il buon esempio, ma anche di influenzare positivamente le abitudini del contesto familiare e sociale in cui si trovano“.

Quello della valorizzazione delle “miniere urbane” ovvero di far emergere i giacimenti di RAEE obsoleti e non funzionanti che da anni gli italiani accumulano nelle proprie case è una necessità non più rinviabile se si vuole raggiungere una transizione economica ed energetica sostenibile.

Uno Studio realizzato da The European House – Ambrosetti e commissionato da Erion, ha rilevato che il nostro Paese è il più dipendente da importazioni extra-UE per l’approvvigionamento di Materie Prime Critiche (CRM – Critical Raw Materials) considerate essenziali per lo sviluppo di settori ritenuti strategici per l’economia del Paese. La produzione industriale italiana dipende, infatti, per 686 miliardi di euro (pari al 38% del PIL al 2022) da Paesi terzi per l’approvvigionamento dei materiali strategici. Uno scenario che mette in evidenza criticità e rischi se si pensa che, in un solo anno, tale esposizione è cresciuta del 22% (nel 2021 erano 564 miliardi di euro con un’incidenza complessiva sul PIL di circa il 33%).

“Come Ancitel Energia e Ambiente siamo molto contenti e orgogliosi di aver preso parte a un progetto così importante e con un impatto così grande – ha dichiarato Giuseppe Rinaldi, Consigliere Delegato di Ancitel Energia e Ambiente – Il lavoro svolto in questi mesi ha portato a un grandissimo risultato, che non si ferma alla sola lettura dei numeri ma racconta di coinvolgimento, di impegno e di cittadinanza attiva. Ancora troppo spesso le pile esauste vengono buttate nell’indifferenziato o tenute chiuse nei cassetti, con conseguenze ambientali importanti e pregiudicando il recupero di materie prime indispensabili allo sviluppo di settori strategici per la nostra economia. Dobbiamo invertire questa tendenza e siamo convinti che per farlo serva maggiore informazione e sensibilizzazione, a partire proprio dai più piccoli, veri portatori di buone pratiche. Progetti come questo dimostrano come la scuola possa essere davvero un luogo dove imparare anche attraverso azioni concrete, che coinvolgano tanto gli studenti quanto le loro famiglie”.

I giovani studenti coinvolti sono stati, inoltre, chiamati a sfidarsi in un concorso che ha premiato chi ha raccolto il maggior quantitativo di pile esauste. I vincitori si sono aggiudicati 13.000 euro di premi in buoni da utilizzare per l’acquisto di materiale scolastico. L’ edizione 2024 di “Energia al cubo” toccherà presto nuove Province nelle quali far crescere nuovi piccoli eroi della sostenibilità.

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