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ENABLING: bioeconomia come risposta alla crisi indotta da Covid-19

La Conferenza finale del Progetto europeo ENABLING, svoltosi nel corso di EIMA Digital Preview, ha illustrato le best practices replicabili, gli strumenti e le piattaforme approntati per agevolare il contatto tra il settore agricolo (produttore di biomasse) e quello industriale (trasformatore), al fine di carbonizzare l’economia e consentire la valorizzazione di sottoprodotti agricoli in un’ottica di bioeconomia circolare.

Nel corso di EIMA Digital Preview (EDP), l’edizione virtuale di EIMA International, l’Esposizione Internazionale di Macchine per l’Agricoltura e il Giardinaggio a cadenza biennale, promossa da FederUnacoma (Federazione Nazionale Costruttori Macchine per l’Agricoltura), in attesa di poter svolgere l’edizione in presenza l’anno prossimo alla Fiera di Bologna, come di consueto, è andata online il 13 novembre 2020, la Conferenza finale del Progetto ENABLING (Enhance New Approaches in Biobased Local Innovation Networks for Growth), sviluppato nell’ambito del Programma H2020 e coordinato amministrativamente da FederUnacoma e sul piano tecnico-scientifico da Itabia (Italian Biomass Association).

Il progetto, che ha avuto inizio nel dicembre 2017 e coinvolto complessivamente 16 partner di 13 Paesi diversi (Italia, Belgio, Norvegia, Irlanda, Austria, Bulgaria, Gran Bretagna, Olanda, Grecia, Repubblica Ceca, Israele, Francia, Germania), aveva per obiettivo principale la promozione e diffusione delle migliori pratiche nella fornitura (produzione, pre-elaborazione) di biomasse per la BBI (Bio-Based Industry). In particolare, ENABLING doveva creare adeguate condizioni per lo sviluppo di biomasse efficienti per le catene del valore dei BBP (prodotti e processi biologici).

La logica sottesa è di promuovere la decarbonizzazione dell’economia sia contenendo il consumo di risorse attraverso la valorizzazione di un ampio ventaglio di residui, sia riducendo il ricorso alla chimica di sintesi che utilizza materie prime derivanti dal petrolio per passare a produrre per esempio bioplastiche, coloranti e fibre naturali, o composti chimici ricavati da fonti biologiche e rinnovabili con elevata biodegradabilità. .

Aumentare la produzione e la pre-elaborazione della biomassa e combinare i flussi verso i BBP con quelli delle catene bioenergetiche più tradizionali ha almeno tre tipi di impatto interconnessi. 
la produzione di biomassa a livello di scala per soddisfare la maggiore domanda in entrambi i settori (bioenergia e BBI); 
– il rafforzamento della fornitura di biomassa a vantaggio dei piccoli attori BBI;
– la creazione di posti di lavoro per effetto della necessità di lavoratori specializzati.

EIMA Digital Preview è stata la vetrina per illustrare gli strumenti approntati per agevolare il contatto tra il settore agricolo (produttore di biomasse) e quello industriale (trasformatore) e facilitare l’impiego di prodotti e sottoprodotti agricoli in settori con grandi potenzialità di crescita come la chimica verde, il tessile, l’automotive, la nutraceutica e la bioedilizia.

Enabling ha sviluppato in particolare:
– un Atlante interattivo e basato sul web che raccoglie le migliori pratiche di BBP, europee e non, trasferibili ad altre regioni o fonte di ispirazione per i partner nella catena del valore;
– una Piattaforma per il commercio delle biomasse https://www.biomass-trade.eu/ online in cui i produttori e i trasformatori di biomasse possono incontrarsi per offrire e/o cercare residui e sottoprodotti di biomassa organica attualmente non valorizzati, e i servizi nei diversi settori della bioeconomia,  ;
– una Piattaforma dei flussi di processo che presenta i dati per le diverse materie prime, raccolti da diverse regioni in ciascun Paese partner;
–  Attività di coaching disponibile tramite un questionario online, per sostenere e affiancare i produttori di biomasse o l’industria BBP per l’adozione delle migliori pratiche emergenti e aiutare i candidati a comprendere con maggiori dettagli la bioeconomia e le sue componenti.

Le conclusioni del Progetto costituiscono, inoltre, un utile strumento per i decisori politici che dovranno definire le strategie appropriate e gli investimenti per la ripresa economica dopo la crisi indotta dalla pandemia di Covid-19 che ha evidenziato la necessità di ripensare il modello di sviluppo economico in una logica di maggiore attenzione alla sostenibilità e al rispetto ambientale.

Per la sua natura fortemente connessa al territorio e la sua capacità di creare filiere multidisciplinari integrate nelle aree locali, il ruolo della bioeconomia sostenibile e rinnovabile, ovvero di un sistema che utilizza le risorse biologiche, inclusi gli scarti, per la produzione di beni ed energia, è molto rilevante ed stata posto come uno dei pilastri del Green Deal europeo, a partire dall’attuazione dei Piani di azione previsti dalla Strategia “Innovare per una crescita sostenibile: una bioeconomia per l’Europa”.

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